40 immigrati sbarcati nel porto di Reggio, a bordo donne e bambini
Nuovo sbarco di immigrati sulle coste calabresi. 40 migranti, provenienti dalla Turchia, sono sbarcati stamani intorno alle 7 - scortati da una motovedette della Guardia di Finanza - nel porto di Reggio Calabria dopo aver viaggiato nel Mediterraneo a bordo di una barca a vela. Tra di loro anche donne e bambini. Da una prima valutazione sarebbero tutti in buone condizioni di salute.
h13:41 | Nella serata di ieri, un guardacoste del reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia ha intercettato, a circa 28 miglia nautiche al largo di Capo Spartivento, una barca a vela, di circa 13 metri, bialbero, che navigava, come una normale unità da diporto, verso le coste calabresi, condotta da tre soggetti.
I finanzieri si sono insospettiti a causa della mancanza evidente della bandiera di nazionalità e di segni identificativi.
Dopo un controllo effettuato direttamente a bordo, si rinvenivano, letteralmente ammassati sottocoperta, 48 persone tra cui 3 donne e 4 bambini; i restanti erano uomini adulti. Si tratta di migranti irregolari di nazionalità siriana, pakistana ed afghana, partiti presumibilmente dalla Turchia o dalla Grecia.
I cittadini extracomunitari, tutti in discrete condizioni di salute ma provati dal viaggio durato circa una settimana, sistemati negli angusti locali del mezzo che li trasportava, sono stati tutti trasbordati sul guardacoste del corpo, subito rifocillati ed assistiti.
Gli stessi sono stati condotti nel porto di Reggio Calabria, dove sono giunti all’alba di questa mattina, accolti con la consueta collaborazione dei reparti del locale comando provinciale della guardia di finanza, della capitaneria di porto, della croce rossa e delle articolazioni competenti della polizia di stato.
Il mezzo nautico è stato rimorchiato dalle fiamme gialle nel medesimo porto.
Attualmente i tre soggetti che conducevano l’imbarcazione sono sottoposti a fermo d’identificazione e la loro posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria competente, che deciderà sulla base degli elementi raccolti durante l’operazione e degli approfondimenti investigativi tuttora in corso.
L’uso delle barche a vela per trasportare migranti irregolari, provenienti dal mediterraneo orientale è un modus operandi ormai consolidato, adottato da vere e proprie organizzazioni criminali transnazionali.
Soltanto lo scorso anno, sono stati 6 gli arrivi in Calabria di natanti a vela, carichi di migranti di varie etnie, provenienti soprattutto dalla Grecia.
Certamente l’arrivo di favorevoli condizioni meteomarine in questi ultimi giorni, ha riaperto i flussi migratori da mare, frenati dalla stagione invernale, diretti verso le coste calabresi.
Nella serata di ieri, particolarmente calma dal punto di vista meteorologico, la guardia di finanza ha intensificato i pattugliamenti marittimi, lungo le coste della Calabria, impiegando mezzi navali ed un elicottero.