Arcidiocesi Reggio: primi frutti del cammino sinodale dei giovani

Reggio Calabria Attualità

È già arrivato il tempo di raccogliere i primi frutti del cammino sinodale che i giovani della Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova stanno percorrendo dallo scorso 21 dicembre. Infatti domenica 23 marzo, alle ore 19.00 presso il Cineteatro ODEON di Reggio Calabria, si svolgerà la prima Assemblea Presinodale del Sinodo dei Giovani “Fede è Speranza, Il futuro che noi vogliamo”.

Il Sinodo, convocato da S.E. Mons. Giuseppe Morosini, sta prendendo forma secondo le intenzioni dei giovani coinvolti; sono 119 le parrocchie chiamate a riflettere sui temi centrali della vita: famiglia e affettività, partecipazione e cittadinanza, valori e fede. I lavori sinodali sono coordinati da un ufficio di Presidenza e da una Segreteria che è composta esclusivamente da giovani della diocesi, espressione delle associazioni, dei movimenti e della Consulta dell’Ufficio di Pastorale Giovanile.

Sarà, poi, il gruppo di animazione del Sinodo, composto da 50 tra giovani, gruppo “over” e sacerdoti, a veicolare i contenuti ed apprenderne feedback e sintesi. “Sono i giovani i protagonisti di questo Sinodo”, spiega Mons. Morosini, “a loro ho affidato la conduzione dei lavori…nelle loro mani è il loro futuro e il futuro della nostra città!”.

La tappa che sarà celebrata domenica prossima riguarda la prima area tematica: Famiglia e Affettività. Marcella Falcone, membro della Segreteria del Sinodo, spiega: “Il percorso sinodale non poteva che aprirsi con una riflessione sui temi della famiglia e dell'affettività, messe oggi a dura prova da ferite profonde che segnano il percorso di vita ma che, in molti casi, non intaccano il desiderio di vivere legami autentici e significativi. Il sinodo ha voluto recuperare questa necessità e rilanciarla. Al centro del dibattito, quindi, la famiglia, la scelta del matrimonio, civile o religioso, la convivenza, la sessualità e l'educazione all'affettività...temi che informano la vita e spesso ne costituiscono il centro”.

Tutti i gruppi parrocchiali giovanili, già dai primi giorni di febbraio, stanno portando avanti una riflessione incentrata sulle tematiche appena elencate. “Lo strumento prescelto dalla presidenza e segreteria per alimentare il dibattito della prima fase è stato un questionario”, spiega Angela Araniti, membro della presidenza del Sinodo. “L'obiettivo non è stato quello della compilazione e della somministrazione a quanti più ragazzi possibile del questionario, ma l’invito e lo scambio di idee con tali ragazzi sui temi proposti”.

I giovani delle parrocchie hanno dunque scelto la forma ritenuta più indicata per creare un’occasione di aggregazione, incontro e confronto. Successivamente, dopo l’incontro parrocchiale, le comunità appartenenti alla stessa zona pastorale hanno predisposto un’unica sintesi che sarà presentata domenica 23 durante l’assemblea Presinodale diocesana.

Ma come è stato vissuta questa novità del Sinodo dai gruppi parrocchiali? Genny, una giovane neolaureata della Parrocchia San Pio X di Modena, racconta: “l'esperienza relativa a questa prima fase è stata vissuta con curiosità e gioia. Tutte le realtà parrocchiali si sono ritrovate a condividere una tematica delicata e attuale, nella quale si sono confrontati attraverso il dibattito che li ha resi protagonisti seppur di un breve tempo. Gli incontri svolti ci hanno lasciati ricchi della conoscenza dell'altro e di diverse opinioni che abbiamo riscontrato tra noi giovani”.

Federico, giovane della Parrocchia di Pellaro, è rimasto colpito dall’aria di cambiamento e di novità dell’iniziativa sinodale: “Il cammino del Sinodo ha imposto un cambio di marcia ed un prendere coscienza di temi centrali della vita di ciascuno, come gli aspetti relativi alla famiglia e all'affettività, senza fronzoli.

Certo, discutere in così poco tempo di temi così intrinsechi nella vita di ciascuno, non è stato facile; soprattutto, nella fase di condivisione col territorio in cui ognuno ha cercato di coinvolgere qualche amico lontano agli ambienti ecclesiali. L'adesione è stata positiva, quasi 1/4 dei presenti non era un abitué parrocchiale e per questo la discussione è stata variegata ed a tratti anche accesa…perciò davvero bella ed entusiasmante”.

Soffia dunque un’aria di novità, si scoprono occasioni nuove di dialogo e confronto, si approfondiscono temi che riguardano da vicino la vita e, soprattutto, il futuro dei giovani. Quel futuro che, illuminato dalla Speranza, costituisce il fulcro di questo Sinodo che domenica 23 concluderà la prima tappa.