‘Ndrangheta: beni per 5 mln sequestrati al boss Cosimo Alvaro
Un patrimonio del valore di circa 5 milioni di euro riconducibile a Cosimo Alvaro, ritenuto presunto esponente di spicco della omonima cosca della 'ndrangheta, è stato sequestrato dalla Dia di Reggio Calabria che ha eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione misure di prevenzione. Si tratta di una casa di riposo, "Villa Speranza", uno stabilimento balneare, il lido "Calajunco", e un bar-enoteca, "Old Gallery", formalmente intestati a presunti prestanome di Alvaro.
Cosimo Alvaro, 49enne, è detenuto perché condannato in via definitiva per violazione della disciplina in materia di sostanze stupefacenti. E' inoltre destinatario della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno emessa il 14 gennaio 1993, scontata dopo una lunga latitanza, nel comune di Reggio Calabria dal 7 gennaio 2006 al 7 gennaio 2009. La scelta di scontare la misura di sicurezza nella città dello Stretto in luogo del piccolo comune aspromontano, secondo gli inquirenti, si è rivelata strategica per le ampie possibilità di inserirsi in svariate e lucrose iniziative imprenditoriali tramite prestanomi. Nel giugno 2010, Alvaro, insieme ad altre 41 persone, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Reggio Calabria, nell'ambito dell'"Operazione Meta" condotta dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Reggio Calabria. Da ultimo, il 4 settembre 2013, Cosimo Alvaro sarebbe risultato ancora coinvolto con altre 6 persone nell'Operazione "Xenopolis" che avrebbe disvelato un intreccio esistente tra mafia, politica ed appalti, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo di Roma. Per questi i fatti è attualmente imputato. (AGI)