Dinami, il commento di Maria Ventrice sui lavori della Conferenza dei Sindaci. Riproposte le dimissioni
“Chi sperava di assistere ad una Conferenza dei Sindaci partecipata e densa di un proficuo dibattito è rimasto deluso”. E’ quanto scrive il sindaco di Dinami, Maria Ventrice.
“La convocazione del Commissario straordinario della Provincia – continua la nota - prefetto Mario Ciclosi, per discutere su un interessante ordine del giorno ha tradito in pieno le aspettative.
Esito scontato in massima parte dalla cospicua e significativa assenza dei sindaci la cui diserzione spiega l’entità dell’ interesse manifestato all’invito diramato dal massimo responsabile dell’Ente di Palazzo ex Enel.
Chiamati ad esprimere il proprio parere su un ordine del giorno apparentemente interessante ed imperniato sul decreto Del Rio svuota province con disposizioni su città metropolitane, province, unioni e funzioni dei comuni; sulla relazione riguardante lo stato finanziario della Provincia e sull’art.259, comma 4 del Tuel in merito al bilancio stabilmente riequlibrato e linee di indirizzo, i lavori, come di consueto, hanno rappresentato un vero e proprio show dello stesso Commissario che si è messo a snocciolare dati su dati intesi a confermare che il default odierno è stato il conseguente fallimento della disastrosa gestione politica.
Non stiamo qui a ripetere i riferimenti statistici sull’attuale situazione finanziaria, già pubblicati dalla stampa locale ma non v’è dubbio che è apparso insopportabile il fatto che il Commissario straordinario anzicchè parlare di taluni problemi, come ad esempio la viabilità, sull’intero territorio della provincia che in alcune zone continua ad avvilire i cittadini, abbia preferito attestarsi ad un intervento tecnico che ha finito col propiziare uno scarso interesse da parte dei presenti.
Questi ultimi costretti a sorbirsi tutto il refrain numerico avrebbero preferito conoscere il suo pensiero sulla vasta problematica che attanaglia la Provincia, a cominciare dalla garanzia degli stipendi al personale per finire, poi, all’analisi della complessa vicenda che interessa dissesti idrogeologici, igiene e sanità, lavori pubblici, riscossione dei tributi, formazione e aggiornamento del personale, funzionamento dell’apparato burocratico secondo le odierne esigenze e tanto altro.
Insomma qualcosa che spiegasse che in fondo questa sua gestione potesse portare a dei risultati positivi.
L’incontro di giovedì mattina ha, invece, confermato quanto sia intollerabile l’incapace esercizio dell’attività del sistema Ciclosi che ancor oggi costituisce un dramma sul fronte del superamento dei molti disagi che la popolazione avverte sulla scorta della consolidata incapacità gestionale della situazione d’emergenza esistente.
Il default della Provincia non si combatte con la sola esposizione dei dati perché il Commissario deve sapere aggredire la difficile problematica esistente.
Ecco perché ci chiediamo a cosa è attribuibile l’assenza di tanti sindaci se non alla sfiducia, confermata anche in questa circostanza, in direzione di una gestione fallimentare che non può non spianare la strada alle dimissioni della commissione straordinaria.
Anche quest’ultimo incontro, infatti, è valso a confermare che il Commissario straordinario è sempre lì ad addossare le responsabilità pregresse alla classe politica e a salvaguardare il suo pessimo sistema gestionale che, nei fatti, non ha mai condotto al superamento delle difficoltà esistenti su tutto il territorio provinciale”.