Concerti, “More”: molto atteso Cataldo Perri con il suo Squintetto
Si esce dall’atmosfera del privée e si va in sale grande per la prossima parentesi musicale della stagione ‘More’, organizzata da Scena Verticale nell’ambito del progetto di residenza teatrale al Morelli.
I presupposti ci sono tutti per una serata di grande partecipazione, Cataldo Perri e il suo Squintetto ci hanno ormai abituati a concerti trascinanti. Al Morelli arrivano mercoledì 26 marzo (ore 21.30) nella formazione storica - Cataldo Perri (voce, chitarra battente, buzuki), Piero Gallina (lira calabra, violino), Nicola Pisani (sax soprano), Checco Pallone (percussioni, chitarre), Enzo Naccarato (fisarmonica), Carlo Cimino (contrabbasso) – e ben due special guest, Rosa Martirano e Tiziana Grezzi.
Il mio Sud, titolo del concerto, propone il repertorio più rappresentativo dei tre lavori discografici del cantautore di Cariati. Un viaggio sonoro impregnato di leggende e suggestioni dell’antica memoria mediterranea che, attraverso un itinerario di contaminazione e identità multiple, approda alle sonorità ed ai temi che caratterizzano il nostro tempo.
La prima parte del concerto è articolata sul primo lavoro discografico di Perri, «Rotte saracene», ispirato alla storia di Laura, giovane e bella ragazza di Cariati rapita dai turchi nel 1540 e divenuta la favorita del sultano di Costantinopoli. Un vero viaggio nelle sonorità del Mare Nostrum, tappeto e collante di culture eterogenee, scrigno di antiche civiltà e di memoria. Le musiche di «Rotte saracene» sono spesso utilizzate quale commento sonoro di trasmissioni Rai (Linea blu- Sereno Variabile- Geo e Geo). La Tarantella di Cariati, dallo stesso cd, è stata utilizzata dalla Divella per il suo spot sulle reti Rai.
Il concerto propone poi alcuni brani tratti da «Bastimenti», che è stato anche uno spettacolo - ospitato al Coliseum Teatro di Buenos Aires, a Singapore, alla Peace University di New York, a Stoccarda - ispirato alla storia del nonno dell’autore, emigrato in Argentina e mai più ritornato. Fra una milonga e una tarantella si è consumato il destino incerto, i sogni e le speranze di tanti nostri nonni, tormentati dalla malinconica nostalgia della propria terra ed il forte desiderio di riscatto dalla fame e dalla miseria. Un lavoro dedicato a tutti quelli che non ce l’hanno fatta. Al cd hanno collaborato Armando Corsi, Mario Arcari e Beppe Quirici (già collaboratori di Fossati e De Andrè).
La parte finale dello spettacolo propone i brani di «Guellare’» , premiato col Demo Award di Demo Radio Rai Uno come migliore disco etnico 2011. Uno sguardo a tutto tondo sui temi urgenti che caratterizzano questa fase storica del Sud Italia e della Calabria in particolare: emigrazione di ritorno, lo sbarco sulle nostre coste di tanti disperati fuggiti dalla povertà per trovare fortuna in Italia, fino all’impegno doveroso contro la cultura mafiosa.
In tutto il concerto è presente una grande pulsione ritmica fino all’energia potente e liberatoria della tarantella.
Cataldo Perri collabora abitualmente con lo scrittore Carmine Abate per l’allestimento dei reading di musiche e letture ispirati ai romanzi di colui che è ritenuto il più grande scrittore calabrese vivente, nonché premio Campiello 2012. Il 9 giugno del 2013 a Torino, la Rete Nazionale di cultura popolare ha nominato Perri testimone di cultura popolare per il 2012, per la diffusione e il modo di suonare la chitarra battente, a cavallo fra tradizione e innovazione.
Il costo del biglietto per il concerto è di 8 euro posto unico e comprende anche l’aperitivo.