Concorsi e Catanzaropoli, Capellupo: il sindaco Abramo parli

Catanzaro Politica
Vincenzo Capellupo

“È passato circa 1 anno da quando avevo invitato ufficialmente il Sindaco Abramo ad avviare delle procedure pubbliche concorsuali in ragione della legge e del piano assunzioni del Comune di Catanzaro, per inserire nuove professionalità nell’organico dell’Ente e dare a giovani meritevoli la possibilità di un posto di lavoro. Nessuna invenzione strumentale ma solo una opportunità che offriva il momento alla città e che anche altri comuni stavano cogliendo. - Lo scrive in una nota Vincenzo Capellupo, Consigliere Comune Catanzaro -

Dopo la pubblicazione del bando per 13 concorsi pubblici pensavo che l’Amministrazione Abramo ne avesse colto finalmente l’importanza ma fino ad oggi solo silenzi, risposte vaghe a mezzo stampa e soprattutto ritardi, non si sa quanto voluti alla luce di quello che abbiamo letto nelle intercettazioni di Catanzaropoli. Un dubbio, purtroppo, pesantissimo e diffuso nella cittadinanza.

Dubbi - si legge ancora - che partono sicuramente dalla confusione e dalla totale assenza di chiarezza del Sindaco che risponde con oltre due mesi di ritardo con protocollo 10593 ad una delle mie ultime interrogazioni sulla questione concorsi, protocollo 96981, affermando tra l’altro “di poter concludere le procedure concorsuali entro il primo semestre dell’anno 2014”. Da subito appare chiaro che si tratta di una promessa ma oggi quando tutto risulta più che fermo se ne ha, purtroppo, la piena certezza ed il Sindaco, credo, qualche domanda se la deve pur fare al di là delle accuse e delle difese d’ufficio.

Chi se non il Primo cittadino è il responsabile verso quanti, circa 2000 sono state le domande, hanno creduto nella buona fede dell’Amministrazione comunale di Catanzaro decidendo di partecipare ai concorsi e versando per questo, ad ora, circa 14mila euro complessivi a titolo di tassa di partecipazione? Oboli che a questo punto non si capisce se verranno o meno restituiti ai cittadini ed agli aspiranti lavoratori, da un Ente che potrebbe rischiare anche azioni legali per il suo comportamento ingiustificabile oltre ad un evidente danno di immagine alla propria reputazione istituzionale.

Ma tra una scusa e l’altra i colpevoli ritardi dell’amministrazione Abramo sulla questione concorsi comporteranno, anche, la perdita di altre possibili assunzioni nel 2014, insomma un processo a catena che nessuna giustificazione esterna o ricerca di vaga motivazione può smentire.

Per finire, - scrive ancora Capellupo - le responsabilità di Abramo sulla vicenda sono ancora più profonde se pensiamo che è proprio la sua Amministrazione, a concorsi già banditi, ad annullare una categoria concorsuale per allargare ancora lo staff fiduciario del Sindaco con un altro suo uomo di fiducia, portatore di voti non eletto della sua lista personale.

Insomma il Comune di Catanzaro continua ad essere l’azienda personale con la quale ricompensare amici fidati che poi, in realtà, si dimostrano più o meno affidabili per il timoniere solitario come ci sembra di capire dalla lettura della stampa di questi giorni.

Delle responsabilità enormi, quelle del Sindaco, in un momento come questo e non vogliamo pensare che il blocco ai concorsi pubblici sia lontanamente collegato magari ad equilibri rotti dall’opposizione, ad un quadro di spartizioni clientelari che il clamore mediatico e le denunce del centro sinistra hanno squarciato e reso impossibile da realizzare. Catanzaro merita rispetto.”



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