Evasione, operazione “Pater Familias”: denunciate 4 persone, avviato sequestro beni per 1,5milioni di euro
Un’articolata attività di polizia tributaria è stata avviata nei confronti di tre imprese locali del vibonese, operanti nel settore dell’edilizia, che si inquadra in un filone specifico di indagini volte a contrastare, in maniera puntuale ed efficace, l’evasione e l’elusione nel settore dell’edilizia urbana.
L’attività di controllo conclusasi oggi e durata diversi mesi, è stata ispirata da una segnalazione effettuata dal Comando Provinciale dopo uno studio del fenomeno a livello locale, mutuando il modello di selezione da precedenti attività progettuali del Nucleo Speciale Entrate del Corpo.
Sono stati così selezionati quei soggetti con sedi operative e cantieri in tutto il territorio provinciale, con amministratori e mano d’opera proveniente sempre dalla provincia di Vibo Valentia ma che, a fronte di importanti opere edilizie di carattere residenziale, all’elevato numero di dipendenti ed al numero di compravendite di immobili effettuate (i cosiddetti negozi giuridici), presentavano situazioni che fiscalmente potessero insinuare dei dubbi.
L’attività, che ha coinvolto un intero nucleo familiare da tempo trasferito nel nord Italia ma che ha conservato i propri interessi economici nel vibonese, avrebbe consentito di scoprire come il capo famiglia, S.V., pur intestando società o quote di esse alla moglie ed ai propri figli, di fatto ne sarebbe rimasto come l’assoluto proprietario e gestore, disponendone come meglio credeva, anche a discapito dei congiunti che “ne seguivano o subivano l’autorità e che, loro malgrado – affermano gli inquirenti - ne sono stati coinvolti dal punto di vista delle responsabilità”.
L’analisi dei bilanci avrebbe inoltre consentito ai finanziari di mettere in luce alcune discordanze tra le comunicazioni obbligatorie al fisco, e consentendo così individuare gravi violazioni nella presentazione delle dichiarazioni annuali sui Redditi, dell’Iva e dell’Irap, nonché la creazione di fittizi crediti d’imposta. L’attività è stata quindi rivolta alla ricostruzione della posizione fiscale e contributiva delle imprese sottoposte alla verifica fiscale, “nei confronti delle quali – proseguono gli inquirenti - sarebbe stata riscontrata, tra l’altro, l’assoluta parzialità ed inattendibilità dell’intero apparato contabile”.