Rende, Acli: No al pagamento delle quote al Centro Diurno Anziani
Revocare la determina con la quale il Comune di Rende ha stabilito che gli anziani debbano pagare una quota per frequentare il Centro Diurno Anziani di Via Rossini.
È quanto chiede il Circolo ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani di Rende al Commissario prefettizio del Comune, Maurizio Valiante. Nella Delibera Comunale n. 84 del 20 novembre 2013 è stata, infatti, approvata una determina secondo la quale ogni anziano, per poter usufruire dei servizi erogati dal Centro, è tenuto a versare una quota di contribuzione fissata per fasce di reddito, con esonero per i soli titolari di un reddito da zero a 4 mila euro.
“Come cittadina rendese” – ha affermato Caterina De Rose, Presidente del Circolo ACLI di Rende – “prendo atto, con profonda amarezza, della grave situazione in cui versa il Centro Diurno Anziani di Rende, da anni fiore all’occhiello della nostra comunità.
La determina, a nostro avviso, appare assolutamente iniqua, nonché vessatoria nei confronti dei diritti degli anziani i quali si trovano ingiustamente gravati di una quota mensile da pagare, assolutamente sproporzionata”.
Il Centro diurno si colloca nella rete di servizi socio – sanitari offerti dal Comune per garantire una migliore qualità della vita agli anziani rendesi e rappresenta un punto di riferimento per le famiglie del territorio. Il Circolo ACLI di Rende, insieme ai familiari degli utenti del Centro, chiede la revoca immediata della determina oppure un incontro urgente con il Commissario prefettizio al fine di trovare una soluzione adeguata a soddisfare i bisogni degli anziani.
“La nostra Associazione” – ha sottolineato De Rose – “da sempre a difesa delle fasce più deboli e bisognose della popolazione, ritiene gli anziani una risorsa da tutelare, ecco perché chiediamo agli enti locali di assicurargli una vita autonoma e sociale che ne favorisca l’inclusione e la partecipazione, soprattutto in questo periodo di crisi economica e di valori”.