Confindustria Vibo: PSC, rimuovere ogni ostacolo all’approvazione
"In merito al Piano Strutturale Comunale, è ormai inderogabile l’adozione in tempi brevi e la contestuale rimozione di ogni ostacolo alla ripresa delle attività, non solo edili, nel Comune capoluogo.
È questo l’obiettivo - si legge in una nota di Confindustria Vibo Valentia - che si deve dare l’Amministrazione che ha posto in essere alcuni atti preliminari di interessante rilievo e sui quali adesso deve imprimere una forte accelerazione, affinché se ne completi in tempi strettissimi l’intero iter amministrativo.
Un momento importante per la cittadina, che deve vedere le categorie produttive protagoniste nel processo decisionale volto ad acquisire le esigenze di una intera classe di operatori, che ha legato le sorti della propria impresa alla strategia che vorrà adottare il consesso comunale nel definire il Piano.
È infatti il caso di rammentare - si legge ancora - che, strettamente connessa alla revoca della “determina Beatino”, si inserisce nella discussione che dovrà affrontare il Consiglio, anche quanto deciso nella seduta del 16 dicembre scorso della Giunta regionale, che ha preso atto del superamento dei presupposti che motivavano l’adozione dell’Ordinanza 61.
Quell’ordinanza di fatto restringeva in maniera pressoché totale l’iniziativa imprenditoriale in tutta l’area, paralizzando l’intero comparto edile ed industriale che non è stato più nelle condizioni di effettuare alcuna operazione, ivi compresa quella di mera ristrutturazione.
Gli effetti della delibera nel corso dell’ultimo quinquennio sono stati quindi devastanti sia per il sistema delle imprese, sia per le casse dell’Ente che ha visti ridotti a zero gli incassi provenienti da ogni forma di tributo connesso a nuove opere.
È giunto il momento di riattivare i processi di investimento e mettere in sinergia gli interventi di regolamentazione delle attività economiche nelle aree industriali, l’efficientamento dell’intero sistema porto e la possibilità di riavviare tutti i lavori edili nel nostro territorio.
È risaputo infatti che solo attraverso gli investimenti in edilizia, specie in opere di piccole e medie dimensioni, si può concretamente contribuire a far ripartire l’economia locale, riattivando la spesa dell’indotto e riassorbendo almeno in parte, le maestranze che sono state poste a centinaia in esubero da imprese che oggi non esistono più.
Esortiamo quindi l’Amministrazione a compiere con serenità e determinazione ogni atto utile a consegnare alla città una pianificazione che tenga conto dello scenario di sviluppo delle attività economiche e commerciali, della integrazione delle aree con gli assi viari e con le infrastrutture esistenti e quelle programmate.
Una pianificazione che, attraverso l’adozione di norme premiali, sostenga la riqualificazione delle aree degradate o dismesse, la riqualificazione energetica e l’adeguamento infrastrutturale, in particolare quello antisismico e che allo stesso tempo supporti il consumo responsabile e sostenibile del suolo.
Il miglioramento del benessere dei cittadini, sarà in parte frutto della partita del rilancio delle attività economiche.
Una sfida per l’Amministrazione che passa attraverso la creazione dei presupposti minimi necessari al ritorno alla fiducia da parte degli investitori, che hanno bisogno di velocità amministrativa, certezze normative e assetti territoriali pronti ad accogliere i loro progetti di investimento."