Convegno “Vita e opere di Domenico Olivo, generale della guardia di finanza”
Nel pomeriggio di giovedì 10 aprile si è svolto il convegno “vita e opere di domenico olivo, generale della guardia di finanza”, organizzato dal comando regionale calabria della guardia di finanza e promosso dall’associazione culturale “Calabria in armi per la patria”.
L’ evento ha avuto luogo presso la “sala multimediale” del museo storico militare (Musmi), ubicato nella splendida cornice del parco della biodiversità mediterranea della provincia di Catanzaro, ove è stata riservata una apposita area, in cui sono esposti, in via permanente, cimeli posti a disposizione dal museo storico del comando generale della guardia di finanza.
Interessante e ricco di testimonianze, il convegno, aperto al pubblico, ha riscosso un grande successo per aver alimentato la “memoria” alla vigilia della ricorrenza della prima guerra mondiale, nonché per il legame che esiste tra la figura dell’alto ufficiale calabrese, scomparso nel 1947, che con il grado di maggiore comandò il XVIII battaglione mobilitato, partecipando alla grande guerra dall’aprile del 1916 al maggio del 1917, e il territorio di Magisano (Cz), dove nacque il 7 febbraio 1869.
Il corpo pagò un prezzo significativo di sangue e di sacrificio, avendo partecipato all’evento bellico con un contingente di 12.000 finanzieri, distribuiti in 18 battaglioni, di cui 11 operarono nel trentino, nel Cadore ed in Carnia e 7 lungo la linea dell’Isonzo. Tra i finanzieri si contarono 2.392 caduti, di cui 77 calabresi.
Il generale di divisione dell’esercito, in ausiliaria, pasquale martinello ha aperto i lavori, presentando i tre relatori, il col. Maurizio Magnozzi, già capo ufficio storico del comando generale della guardia di finanza, l’architetto salvatore tozzo e padre fotino dell’ordine dei frati minori cappuccini e introducendo l’argomento del convegno.
A porgere i saluti della guardia di finanza è stato il generale di brigata Gianluigi Miglioli, comandante regionale della Calabria, che ha rivolto un ringraziamento all’associazione culturale “Calabria in armi per la patria”, ai responsabili del museo storico militare e a tutte le persone intervenute, aggiungendo quanto sia importante, in un contesto storico difficile come il nostro, non dimenticare uomini come il generale Domenico Olivo, perché il loro esempio serve a rafforzare il rispetto delle regole e della legalità.
A portare invece i saluti del Musmi è stata Rosa Alberto, direttrice dei servizi del parco della biodiversità mediterranea, che, anche a nome del commissario dell’ente, Wanda Ferro, ha rivolto un benvenuto a tutte le persone presenti e un ringraziamento agli organizzatori e ai promotori dell’iniziativa, aprendo le porte del museo.
A ripercorrere, in modo approfondito, la figura del generale olivo è stato il colonnello Pagnozzi che, arricchendo il suo intervento, con materiale documentale e storico-militare, ha in particolare ricordato, ricostruendone puntualmente la carriera militare, che la partecipazione all’evento bellico valse al generale il riconoscimento delle campagne di guerra 1916 e 1917, la concessione di tre encomi al merito di guerra, della croce al merito di guerra, della croce di guerra al valor militare per un’azione in Val Isdende in data 19 giugno 1916, nonché della medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca.
Padre Carlo Fotino, che da ragazzo conobbe il generale Olivo, quando soggiornava a san pietro Magisano (Cz), ha ricordato l’ufficiale in quanto storiografo, avendo raccolto e recuperato gli scritti, tra cui “briciole di storia inedita”, e i manoscritti del finanziere scomparso, autore tra l’altro del libro “l’azione della guardia di finanza nella guerra 1915-1918” custodito presso la libreria comunale di Catanzaro.
L’architetto Salvatore Tozzo, infine, ha mostrato immagini fotografiche ritraenti i ruderi medievali dell’antica città di Taverna vecchia, di Peseca e del santuario della Madonna della luce di San Pietro in Magisano, attirando l’attenzione della platea sulla passione profusa dal gen. Olivo anche per gli studi del territorio calabrese ed, in particolare, per la ricostruzione di alcuni siti d’interesse architettonico.
Il comandante provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, generale di brigata Antonio De Nisi, ha curato la conclusione dei lavori, ricordando che ”… l’uomo che “fa storia” e che la “consegna ai posteri” è un uomo generoso, si mette al servizio dei suoi simili, e ciò che lo differenzia dal vivere in maniera anonima è il fatto che ha la consapevolezza di partecipare alla comunità, e che il suo intervento può contribuire al miglioramento della società, per i giovani e le generazioni future. Infatti l’uomo che consapevolmente “fa storia” sviluppa una capacità di previsione per il futuro, non restringe la visione del futuro alla sua propria vita, ma considera anche quella di chi lo circonda”.
Infine, il generale De Nisi ha ringraziato le autorità e le persone presenti. Ai relatori e all’associazione culturale “Calabria in armi per la patria” ha partecipato la gratitudine del corpo per aver dato voce alla “memoria”.