Greco: Il gioco delle tre carte di Scopelliti, Talarico e Gentile
“I calabresi sono ancora in attesa delle dimissioni del presidente della Regione Scopelliti, annunciate il 27 marzo e finite nel dimenticatoio. In tutte le sue uscite pubbliche Scopelliti non fa che ribadire la volontà di lasciare l’incarico, ma allo stesso tempo evidenzia la necessità di completare il processo riformatore dell’ente.” È quanto afferma il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Orlandino Greco, in una nota nella quale aggiunge che “Intanto è partito l’iter che porterà alla sua sospensione e con il passare dei giorni aumentano le probabilità che si arrivi alla fine della legislatura con un presidente nominato dallo stesso Scopelliti tra i suoi più fedeli compagni di viaggio, magari uno del suo stesso partito, magari qualcuno che siede in consiglio regionale da 30 anni, magari Pino Gentile”.
“La paura del Nuovo centrodestra è evidentemente – prosegue Orlando - quella di andare subito ad elezioni e di subire la stangata dei calabresi che non ne possono più di un governo regionale che in quattro anni è passato alle cronache solo per gli scandali e per l’inefficacia della propria azione politica. Inoltre Scopelliti ha ricevuto l’endorsement del presidente del Consiglio Talarico, che in un lampo di improvvisa responsabilità istituzionale e politica temporeggia e convoca Consigli regionali su temi che nulla hanno a che vedere con le dimissioni del presidente”.
“Così, Scopelliti e i suoi prendono tempo – continua il presidente del Consiglio - annunciano risultati e incontrano persone a loro vicine, per dimostrare che sono forti e uniti, che il popolo sta dalla loro parte. Ma quale popolo? Quello dei precari che attendono da anni delle misure concrete per le loro posizioni contrattuali? Quello dei sindaci calabresi abbandonati tra cumuli di immondizia? Quello dei pazienti degli ospedali costretti ad andare fuori regione per vedersi garantito il diritto alla salute? Quello dei giovani laureati che fuggono dalla Calabria alla ricerca di un’opportunità che credevano di aver costruito con impegno e sacrificio? Quello dei tanti imprenditori che hanno dovuto chiudere le loro aziende per trovare nuove fortune all’estero? Quale popolo?”
“Il gioco delle tre carte messo in piedi da Scopelliti, Gentile e Talarico – aggiunte Orlando - dove ognuno aspetta qualcosa dall’altro con la consapevolezza che nessuno farà mai la prima mossa, è uno spettacolo che i calabresi si sarebbe volentieri risparmiati. Scopelliti abbia l’onestà intellettuale e la dignità politica di rassegnare le dimissioni, non c’è più tempo per strategie da prima Repubblica e scambi di poltrone, la Calabria sta morendo e l’ultima cosa di cui questa terra ha bisogno è ulteriore instabilità. Si torni al voto al più presto, la Calabria – conclude - ha bisogno di un governo legittimo”, aveva detto anche questo il 27 marzo Scopelliti, il presidente smemorato.”