Libri: Magarò a Carpanzano per presentazione “Quasi Cento”
“Esistono due modi di fare politica. Quello più semplice ma improduttivo, che consiste nell’elencare le tante cose che purtroppo non funzionano, e quello più complesso ed impegnativo di individuare le soluzioni alle problematiche che affliggono la regione. In questa legislatura ho concentrato i miei sforzi nel mettere nero su bianco idee, iniziative, proposte, molte delle quali attuabili a costo zero, con l’unico obiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e sociali della Calabria”. Lo ha detto Salvatore Magarò intervenendo ieri sera a Carpanzano, in provincia di Cosenza, alla manifestazione inaugurale del tour che il consigliere regionale ha organizzato per la presentazione del suo libro “Quasi Cento” nel quale sono sintetizzati i tanti provvedimenti, per l’appunto quasi cento, che hanno scandito il lavoro condotto dal presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta nel corso della legislatura.
Per aprire il ciclo di incontri con le comunità locali la scelta è caduta su Carpanzano, il comune meno popoloso della provincia di Cosenza, appena 300 abitanti, in controtendenza rispetto ad altre iniziative simili, solitamente ospitate nei maggiori centri del territorio, “perché – ha spiegato Salvatore Magarò – le aree più periferiche soffrono la mancanza di un rapporto con le istituzioni e pagano quotidianamente il prezzo dell’isolamento. Ma proprio nei piccoli centri – ha aggiunto – i cittadini evidenziano maggiore senso di appartenenza e maggiore responsabilità. Anche io provengo da un piccolo paese – ha aggiunto – e penso che sia mio dovere recarmi nelle tante realtà locali che animano il nostro territorio, per rendere conto ai cittadini di quanto ho fatto”.
L’iniziativa, ospitata nella sala consiliare del comune di Carpanzano, sul cui portone d’ingresso da tempo campeggia la targa con la dicitura “Qui la ‘ndrangheta non entra” è stata introdotta dal sindaco Giuseppe Vigliaturo e da Mario Manfredi.
Salvatore Magarò ha poi manifestato l’intenzione di predisporre un dispositivo normativo per dare priorità nei finanziamenti regionali e comunitari, al completamento di quelle opere già avviate, per le quali sono già state investite risorse pubbliche. “Ritengo – ha concluso Magarò – che si tratti di un principio di buona amministrazione per evitare che importanti infrastrutture come la strada del Medio Savuto, rimangano incompiute”.