Cotronei: il premio Giulio Verga all’olio extravergine “Leonia”
È l’olio extravergine “Leonia” prodotto nell’azienda dei fratelli Girimonti di Scandale il vincitore della seconda edizione del Premio “Giulio Verga”, promosso dal Comune di Cotronei in collaborazione con Pro Loco, Aoc, Coldiretti, Cciaa di Crotone, Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Crotone ed il Gal Kroton.
L’olio Leonia è stato scelto tra i 17 che hanno preso parte al premio in rappresentanza di tutta la regione. Una competizione “di livello molto alto – ha spiegato Giuseppe Vrenna in rappresentanza degli assaggiatori che hanno assegnato il riconoscimento – tanto che dopo un primo assaggio dei campioni abbiamo dovuto procedere ad una ulteriore comparazione tra ben nove di essi”. Al secondo posto si è piazzata l’azienda di Daniele Perrone dalla provincia di Reggio Calabria, mentre sul terzo gradino del podio è giunto l’olio “don Santo” dell’oleificio Santa Venere.
“In una annata che non è stata certamente tra le migliori – ha spiegato il sindaco di Cotronei Nicola Belcastro poco prima della premiazione – il livello della competizione è stato molto elevato, e vi hanno preso parte aziende di tutta la regione. Da tanto si parla di qualità dell’olio calabrese: ebbene abbiamo chiesto un tavolo regionale per discutere dell’allargamento del riconoscimento Dop, e proposto un premio di qualità di livello regionale, perché siamo convinti che i premi siano anche utili per fare confrontare i produttori tra loro, provocare una sana concorrenza”.
L’attribuzione del premio ha fornito lo spunto per l’organizzazione di un convegno che ha acceso il confronto sull’olivicoltura, e che è stato concluso dall’onorevole Nicodemo Oliverio, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. “L’assegnazione di un premio – ha detto Oliverio – è il segnale che lavorando bene i risultati si ottengono.
Ma per tutelare il settore bisogna cambiare qualcosa, a partire dalla Pac in via di approvazione, che è troppo penalizzante per l'olio, dunque mette a rischio tanti produttori, tanti uliveti e di conseguenza anche la tenuta del territorio”. E ancora “bisogna creare maggiori difficoltà all’importazione di oli di bassa qualità; i consumatori devono poter sapere cosa consumano e da dove viene il prodotto, e conoscere il nome delle aziende responsabili delle contraffazioni”.
Al convegno, modaretao dall’assessore comunale Francesco Pellegrini, ha preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, che ha sottolineato il grande miglioramento qualitativo degli olii calabresi negli ultimi anni, ma anche le grandi difficoltà che i produttori calabresi trovano nella commercializzazione: “Finora – ha detto – la logica assistenziale ha prevalso su quella imprenditoriale, perché è molto più comodo vendere il prodotto ad una terza persona poi lo lavora e lo mette sul mercato (magari a dieci euro al litro), anziché diventare imprenditori e commercializzarlo direttamente”.
Trematerra ha ricordato l’impegno della Regione Calabria nella promozione, nella creazione della elaioteca regionale, nel processo per l’assegnazione del marchio Igt “Oli di Calabria”; quindi ha preannunciato alcuni “incontri con gli olivicoltori per raccogliere loro proposte sulla nuova programmazione. Una programmazione che dovrà favorire l’aggregazione, perché in Calabria ci sono tantissime piccole aziende con fatturati bassissimi, che da sole non possono arrivare da nessuna parte”. L’assessore regionale all’Urbanistica Alfonso Dattolo ha poi annunciato che “Cotronei sarà destinataria di un finanziamento regionale per la valorizzazione del patrimonio rurale”.
In precedenza Luigi Monaco, in rappresentanza di Slow food, aveva sottolineato come “il salto di qualità lo si faccia con la ricerca, attraverso la quale si può diventare più competitivi a livello nazionale e internazionale”. Il presidente dell’Ordine degli agronomi Enzo Talotta si era soffermato sulle opportunità offerte ai giovani imprenditori agricoli da alcuni strumenti finanziari, “come quelli contenuti nel decreto Destinazione Italia”.
Il presidente del Gal Kroton Natale Carvello aveva ricordato l’importanza dell’olivicoltura nella “produzione di economia nelle zone rurali”. Il presidente dell’Aoc Gaetano Potenzone aveva chiesto maggiore attenzione e tutela, a partire dalle “ bottiglie d'olio proposte a prezzi troppo bassi” per proseguire con la riforma della Pac “che è necessario si rivolga ai giovani con garanzie di redditi più equi per i produttivo”.
“Bisogna fare quadrato – aveva aggiunto il direttore di Coldiretti Piero Bozzo – contro la contraffazione, ma soprattutto perché il mercato internazionale dev’essere raggiunto con minori costi e maggiore facilità”. All’incontro erano presenti il sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi e il vicesindaco di Isola Capo Rizzuto Patrizia Battigalia.
Questo l’elenco delle aziende che hanno preso parte al premio: Oleificio Santa Venere, Frantoio Santa Lucia, Frantoio Acri, Azienda Brittelli, Con Oil di Converso, Casa Ligrò, Azienda Giardilio, Azienda Girimonti, Olio sud di Grassi, Azienda Marco Licastro, Azienda Lopetrone, Oleificio mediterraneo, Azienda Perrone Daniele, Oleificio Perrone, Azienda Vaccaro, Azienda Placida.
Il gruppo di esperti assaggiatori, che ha operato su campioni del tutto anonimi, era costituito da Giuseppe Vrenna, Paola Squillace, Loris La Greca, Antonella Zito, Luisa Diano, Giuseppe Stefanizzi e Domenico Truglia, guidati dall’esperto capo panel toscano Gianpiero Cresti.