Successo per la Passione vivente a Strongoli
Enorme successo ha ottenuto la settima edizione della Passione Vivente che si è tenuta a Strongoli domenica 13 aprile scorso. Come per incanto l’arrivo delle fiaccole in piazza Castello ha portato il gelo tra la gente. E’ iniziato così il ciclo morte-rinascita ed il calvario si è annunciato ed reso tutti un po’ protagonisti. Anche il cielo ha fatto la sua parte; da poco aveva smesso di piovere ma minacciava ancora.
Dal 1998 la Passione vivente segna ormai la vita dell’intera comunità di Strongoli; un appuntamento che riesce a portare tra le strade anche le promesse fatte ed i sogni da realizzare.
Si è trattato di una manifestazione di settennale esperienza, che ha saputo creare una collaudata tradizione, per l'originalità della rappresentazione: il rispetto rigoroso della verità storica e religiosa, coniugato artisticamente con un linguaggio scenico attuale e vivo, in un suggestivo paesaggio frammisto anch'esso di antico e passato. Ricordiamo che è stata promossa e sponsorizzata dalla Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Strongoli, organizzata dall’Associazione Gruppo Filottete e dai Fabbricieri della Parrocchia del Vescovado, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, la Compagnia teatrale “Tutti per Uno”, la Parrocchia di Santa Teresa d’Avila di marina di Strongoli, la Pro Loco di Strongoli, la Misericordia e la Protezione civile. Un evento unico nel suo genere, tra le manifestazioni culturali e religiose più importanti e rappresentative della Città; è stato soprattutto un richiamo di spettatori che, da tutta la Provincia e oltre, hanno ammirato la Sacra rappresentazione, realizzata con attori del popolo, su uno scenario vario, spettacolarmente e imponente con la fedeltà storica delle ricostruzioni sceniche dell’antico Castello, in grado di mutare letteralmente l'aspetto di vie e piazze del paese. Il cuore del centro storico cittadino ha ospitato la scenografia giunta nel 2014 alla settima edizione. Curata nei minimi particolari, la “Passione Vivente” ha calamitato l’attenzione di numerosi volontari delle parrocchie stupendo per il valore aggiunto conferito dalle luci, suoni e rumori indispensabili al fine di calare il pubblico nel tempo e nei luoghi della crocefissione di Gesù Cristo. Circa 100 i figuranti in costume e numerosi gli spettatori per una rappresentazione molto attesa dalla comunità.
Nel corso della manifestazione come per incanto le fiamme hanno continuato a bruciare nei loro bracieri, mentre il pane offerto per il corpo di Cristo ha riunito il quadro dell’ultima cena. Nel Giardino degli ulivi la preghiera è salita al cielo e Gesù si è affidato al Padre con fiducia. Il bacio che l’ha condannato, poi l’arresto, la scelta di liberare Barabba, ed ancora la frusta romana che ha parlato per tutti. Dal Castello dopo aver attraversato l’intero paese si è arrivati alla Vigna del Principe, in altura, che è diventato il palcoscenico per l’intero borgo di Strongoli.
La Croce poi ha suggellato l’ultimo respiro di Cristo, la morte con il suo arrivo ha invece segnato poi la vittoria della Vita nel nome dell’amore per il Padre.
Le scene rappresentate nel corso della manifestazione sono state otto; le prime cinque si sono svolte appunto nella suggestiva cornice di Piazza Castello (l’Ultima Cena, Gesù nel Getsemani, il tradimento di Giuda, l’arresto, il processo e la flagellazione); mentre in Vigna del Principe, sull’altura presso i resti murari della vecchia ed antica Petelia, sono state realizzate le scene della Crocifissione e della Risurrezione. A rappresentare Gesù è stato il giovane attore Pietro Giardino; Giuda è stato rappresentato da Bruno Minniti; i due ladroni invece da Ercolino Caligiuri e Giuseppe De Tursi. Un ruolo particolare lo hanno avuto nel corso della Passione anche le Pie Donne, che oltre a fare da coro, come nelle tragedie greche, hanno anche animato la Risurrezione creando un’atmosfera emozionante con una danza luminosa. Soddisfatto al termine della manifestazione il parroco don Rosario Morrone il quale ha affermato: “«Un ringraziamento doveroso lo rivolgo a quanti hanno permesso alla realizzazione di questo evento in così breve tempo. Ai protagonisti e figuranti e a coloro che hanno lavorato dietro le quinte e a quanti si sono uniti alla Passione Vivente, testimonianza di una fede che unisce e ci fa sentire parte di una grande famiglia; è un evento ormai collaudato; questa Passione penso che piaccia perchè presentata ogni 2 anni sulla base di un’esperienza decennale; perchè realizzativamente si vede quello che è successo nella Passione di nostro Signore Gesù Cristo. E’ come se la fede riuscisse a tramutarsi in vita. Non è solo spettacolo in modo riduttivo, ma lo possiamo vedere come il Vangelo per le vie del paese e questo affascina”.