Pesca in apnea a coppie: a Maratea svolto il V° Memorial “Andrea Scoppetta”

Crotone Sport

"Si è svolto a Maratea il 13 aprile 2014 il V° Memorial “Andrea Scoppetta”, una giornata uggiosa e a tratti piovosa, ha accolto gli atleti che da tutta Italia hanno preso parte a questa gara a coppie, oramai entrata nel circuito nazionale delle classiche gare di apertura della stagione primaverile delle competizioni di pesca in apnea.

L’organizzazione - informa una nota dell’Isola Ambiente Apnea - a cura del Circolo Andrea Scopetta di Maratea, con responsabili Giulio Flora e Fabio Imbrocè, è stata spettacolare e, dopo un primo rinvio (il 6-4-2014) per mal tempo, che ha fatto “costretto alla rinuncia” quasi il 50% degli equipaggi iscritti (ben 39 coppie) la gara si è svolta il 13-4-2014 nel tratto di mare a nord del porto di Maratea.

Alla manifestazione hanno partecipato più di 20 coppie con atleti provenienti da varie società del Lazio, della Campania, della Puglia della Toscana e della Calabria, oltre che della Basilicata.

Di queste ben 6 appartenevano alla giovane A.S.D. Isola Ambiente Apnea che ha potuto vantare, al proposito, il maggior numero di partecipanti.

Il team di atleti crotonesi, guidati dal direttore tecnico Raffaele Loprete e dal segretario Emanuel Vizzacchero (ultimamente vero factotum della società), sono arrivati tutti la sera precedente e non hanno potuto, quindi, visionare il campo di gara come hanno invece fatto quasi tutti gli altri atleti.

Nonostante questo e, contando sulla sua esperienza, il D/T Loprete, ha impostato, insieme a tutto il gruppo, una strategia basata sulla lealtà alle regole sportive e a quelle della gara in particolare e impostando la gara sulla pesca in tana, ognuno in base alle sue capacità operative.

La mattina della gara, dopo abbondante colazione e dopo aver preparato l’attrezzatura, le sei coppie Isolitane, insieme al resto dei partecipanti, si sono ritrovati sulla spiaggia di partenza e alle ore 9.20 c’è stato il via da parte del giudice di gara.

Alla partenza gran parte dei concorrenti si sono diretti verso destra (e quindi verso il porticciolo di Maratea); poche coppie hanno deciso di impostare la loro gara dal lato opposto del campo di gara (decisione rivelatasi, poi, sbagliata).

Durante la gara, destinata a ricordare la figura del compianto Andrea Scopetta, uno dei pionieri della pesca in apnea a Maratea prematuramente scomparso in mare, e finalizzata a porre all’attenzione del mondo sportivo della pesca in apnea il tema della sicurezza e soprattutto della sicurezza della pesca in coppia, qualcuno (poco abituato al rispetto delle regole) ha “giocato” a fare il furbo, cercando di prevalere senza rispettare le regole stabilite.

Nonostante questo e, nonostante la presenza in gara di campioni di grosso calibro della pesca in apnea nazionale (atleti di 1à e 2à categoria), al termine della competizione, fissata alle ore 13.20, la vittoria ha arriso, per l’ennesima volta, ad una coppia dell’ A.S.D. Isola Ambiente Apnea, ed esattamente quella composta da Fabio Giaquinta e da Raffaele Loprete, che, con un carniere favoloso, fatto di 6 saraghi e 1 cefalo, ha praticamente doppiato i secondi classificati.

Settima classificata un’altra coppia Isolitana formata da Emanuel Vizzacchero e da Macrillò Antonio, partiti benissimo che nei primi 5 minuti avevano preso già due pesci di cui uno non a peso per pochi grammi, ma nel resto della gara non hanno avvistato altro pesce.

Questa ennesima vittoria della squadra di Isola di Capo Rizzuto, frutto di buona programmazione, preparazione e strategia adeguata, è stata anche salutata da un’ovazione del pubblico presente, perché frutto anche di condotta di gara esemplare dal punto di vista comportamentale e regolamentare.

A tal proposito l’encomio, fatto a fine gara, dal direttore Fabio Imbrocè alla nostra società, presentata come “…esempio da seguire per serietà, correttezza, spirito sportivo e partecipazione, per tutto il movimento della pesca in apnea ….” è stata la ciliegina sulla torta e, probabilmente, la soddisfazione più grande che una giovane società come la nostra poteva aspirare a raggiungere. Dicerto, anche da questo punto di vista portiamo avanti e alto l’onore della nostra terra e il buon nome del nostro Paese.

Tutto questo, vogliamo continuare a ricordarlo, senza avere un “campo di allenamento” valido e utilizzabile vicino a noi (infatti tutto il nostro mare, quello che va da Le Castella fino a Crotone è off-limits per la pesca in apnea): è come se il la squadra del Crotone Calcio che milita nella serie B nazionale, dovesse fare 250 chilometri al giorno per recarsi sul luogo di allenamento…..(oppure se la Roma dovesse andare ad allenarsi a Firenze…)

Alla fine della gara abbiamo chiesto al direttore tecnico Loprete Raffaele che, è uno degli atleti più forti e dei più titolati del panorama della pesca in apnea Calabrese (vincitore di un campionato di 2à categoria), oltre che socio fondatore di questa giovane società sportiva, qualche sua considerazione circa questa gara.

“ Da direttore tecnico ho organizzato a tavolino una tattica che potesse premiare e la singola coppia (come poi è successo) e il gruppo intero di partecipanti (6 coppie). La dedizione del gruppo a seguire i miei consigli, e la volontà di mettersi a disposizione del team da parte di ogni singolo atleta, è stata la chiave del successo; il resto lo hanno fatto la coordinazione prima, durante e dopo la gara.

Questa armonia che regna nel nostro team e che ci porta a vivere le gare come delle “feste dello sport” prima e sopra di tutto, è stata messa in evidenza dal Direttivo della Manifestazione contestualmente al fatto che siamo risultati la società con più partecipanti.

I ragazzi si sono comportati egregiamente nonostante siano tutti neo brevettati ed alle prime esperienze. Non bisogna poi dimenticare che, in questa competizione, dove hanno gareggiano equipaggi di ogni regione e categoria (erano presenti, infatti, diversi gli atleti di prima e di seconda categoria), anche i “campioni” hanno faticato per trovare il bandolo della matassa.

I "miei" ragazzi non hanno sbagliato nulla, mantenendo un comportamento di gara impeccabile senza mai esagerare e rispettando le regole. Purtroppo non tutti hanno fatto cosi... qualche "furbetto", componente di altra squadra, ha pensato di infrangere le regole e, per parecchio tempo, ogni concorrente della coppia ha pescato per fatti propri, quando il regolamento lo vieta tassativamente, pena la squalifica immediata. Peccato che la giuria non ha colto in flagranza i suddetti furbi che, comunque non hanno certamente reso onore allo spirito di gare come queste, dove si celebra e ricorda la memoria di nostri amici che il mare ha trattenuto con se per sempre…..

Ma tant’è, l’Italia è piena di furbetti come questi che, però, alla fine, fanno queste figure barbine.

Quanto alla gara in se, in acqua, ogni squadra si è trovata ad affrontare acqua fredda, torbida e pochissimo pesce; queste condizioni, avrebbero sfiduciato chiunque portandolo a variare la tattica; cosi non è stato per noi e, come da programma, abbiamo pescato nella zona stabilita, dove poi, effettivamente, è uscito fuori quasi tutto il pescato della competizione.

Per quanto riguarda la mia coppia, Io e Fabio G. abbiamo pescato in tana per tutta la durata della competizione ed il mio compagno ha trovato una “pietra magica” che conteneva diversi pesci; con pazienza e tecnica adeguata, siamo riusciti ad estrarre da questa tana ben 4 saraghi (tutti in peso). Non ci siamo allontanati dalla zona, ed insistendo fiduciosi, abbiamo catturato altri 2 saraghi ed un cefalo. Con 7 prede, tutte valide, abbiamo quasi doppiato il punteggio dei secondi classificati, onorando, anche nel risultato e non solo nel comportamento, la bellissima manifestazione ormai tappa fissa nella splendida ed incantevole cittadina di Maratea”.

Un’ultima considerazione: più di 40 atleti (tra i più forti in circolazione nel centro-sud Italia) in 4 ore di pesca, sono riusciti a catturare complessivamente solo 17 pesci di taglia tale che hanno già svolto almeno alcuni cicli riproduttivi (meno di mezzo pesce a pescatore di media)… mentre a norma dei regolamenti delle Aree Marine Protette siamo paragonati (le uniche due forme di pesca escluse) alla stregua della pesca a strascico… Fate un po’ voi…"