Equitalia: resta elevato il numero di ricorsi, l’80% nelle regioni del Sud
Resta ancora elevato il numero di ricorsi che i contribuenti presentano nei confronti di Equitalia. Una parte considerevole, però, riguarda l’operato degli enti creditori che inviano i dati per la compilazione delle cartelle di pagamento.
Il contenzioso presenta volumi consistenti e la difesa in giudizio di Equitalia è finalizzata alla tutela delle risorse pubbliche. Si tratta di oltre 120 mila ricorsi nel 2013, un flusso sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Circa l’80% riguarda cause promosse contro Equitalia Sud, un dato che evidenzia come il maggior numero di controversie sia concentrato nelle regioni meridionali.
Il numero di legali incaricati da Equitalia per la difesa in giudizio è poco più di 900 avvocati. Pertanto non sono corrette alcune ricostruzioni che attribuiscono a Equitalia l’assunzione di 5 mila collaboratori esterni. Il dato probabilmente si riferisce ai circa 4 mila legali di controparte a cui Equitalia nel 2012 ha dovuto pagare le spese, su disposizione del giudice, in quanto soccombente in giudizio.
Al fine di assicurare la massima trasparenza nella gestione del reclutamento dei professionisti esterni, Equitalia ha formato un elenco di avvocati a cui attingere, a partire dal 2014, per l’affidamento degli incarichi. L’elenco è composto da professionisti selezionati su tutto il territorio nazionale attraverso un avviso pubblico e i cui requisiti sono stati verificati da una commissione esaminatrice.
Per gli affidamenti degli incarichi è previsto un criterio di rotazione. È stato, inoltre, approvato un tariffario uniforme su tutto il territorio nazionale che, salvo casi di particolare complessità, prevede corrispettivi più contenuti rispetto al passato.
È in fase di attuazione un progetto di valorizzazione delle risorse interne, con requisiti di competenza e professionalità adeguati, che saranno utilizzate per la difesa in giudizio di Equitalia, senza il ricorso quindi a professionisti esterni.