Bufera e arresti in Equitalia. Perquisizioni anche in Calabria
Sono otto le persone che sono state arrestate dai finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria per truffa ai danni di Equitalia e corruzione. Venti le perquisizioni effettuate, tra cui quella al direttore di Equitalia del Lazio Alessandro Migliaccio ma anche a quello della Calabria, Giovanbattista Sabia.
I reati contestati vanno dalla corruzione, alla concussione oltre che alla bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e riciclaggio. A finire in manette anche un funzionario di Equitalia-sud Lazio, Salvatore Fedele.
Le misure cautelari sono state disposte dalla magistratura di Roma, in particolare dal gip della Capitale, Maria Bonaventura, su richiesta dei pm Nello Rossi, Francesca Loi e Stefano Fava; che ha anche ordinato decine di perquisizioni. Nelle misure si ipotizza una truffa ai danni dell’agenzia di riscossione per 17 milioni di euro.
Alcuni imprenditori, attraverso professionisti, avrebbero contattato il funzionario di Equitalia sud Lazio, riuscendo, con pratiche corruttive - è la testi degli inquirenti - a ottenere prima la rateizzazione dei propri debiti con l'erario, infine la cancellazione. Le perquisizioni svolte dalla Guardia di finanza sono tuttora in corso.
h 17:25 | Otto arresti e decine di perquisizioni di abitazioni e uffici. Impiegati oltre 70 militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza nelle province di Roma, Napoli, Caserta e Cosenza.
Corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e documentale, truffa aggravata ai danni dello Stato e di Equitalia, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, violazioni al D.Lgs 74/2000 (omessa dichiarazione e omesso versamento IVA e IIDD), i reati contestati dalla Procura della Repubblica di Roma. 15 sinora le persone iscritte nel registro degli indagati. Tra gli arrestati un funzionario di Equitalia che, in cambio di denaro, aveva consentito a imprenditori e professionisti di sottrarsi al pagamento di ingenti somme all’erario.
Le indagini, condotte dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria, hanno fatto emergere un vero e proprio sistema truffaldino, garantito da episodi di sistematica corruzione e messa a disposizione delle pubbliche funzioni, che ha consentito scientificamente di non versare i dovuti milioni di euro nelle casse di Equitalia. Gli indagati, giovandosi di una sostanziale libertà di manovra e di una rete di collusione all’interno di Equitalia, hanno realizzato i loro progetti criminosi attraverso uno schema che prevedeva:
1. la richiesta di rateizzazione dei debiti Equitalia, ottenendo dilazioni di pagamento fino al limite massimo consentito di 72 rate mensili per congelare la pretesa esattoriale e ottenere la revoca di eventuali procedure esecutive (sequestri, pignoramenti) in corso;
2. il pagamento delle sole prime rate, esclusivamente per non decadere dal beneficio;
3. lo scioglimento e la liquidazione volontaria delle aziende e l’affidamento della carica di liquidatore a prestanome nullatenenti;
4. la cancellazione delle aziende dal Registro delle Imprese per vanificare qualsiasi pretesa erariale;
5. il continuo monitoraggio della posizione debitoria per prevenire, ritardare o ostacolare eventuali procedure esecutive di Equitalia sino al decorso di un anno dalla cancellazione dal Registro delle Imprese.
Le società coinvolte nel sistema criminale ai danni delle casse degli italiani, sinora individuate, Aura Service Coop; Aloha Service Coop.; Joy Service Coop; Power Service Coop.; Euroservizi Generali S.R.L.; Antonio S.r.l. hanno un debito complessivo nei confronti di Equitalia (e dell’erario) iscritto a ruolo per oltre 17 mln di euro.
Tuttavia, alcuni significativi appunti manoscritti sequestrati al funzionario Equitalia oggi arrestato dimostrano il coinvolgimento illecito dell’indagato per la gestione del debito esattoriale di ulteriori società e persone fisiche per un debito complessivo iscritto a ruolo per 34 mln di euro.
Sono in corso specifici accertamenti sulla posizione di oltre 400 contribuenti (persone fisiche e giuridiche in diverse regioni d’Italia) per i quali risulta un interessamento attivo da parte degli indagati presso l’ente di riscossione, svincolato dalle normali procedure di lavorazione, attraverso oltre 3000 abusive interrogazioni del sistema informatico di gestione del debito esattoriale, decine di stampe di fascicoli contribuente consegnate brevi manu ai commercialisti di riferimento, presentazione di istanze di rateazione direttamente a figure dirigenziali dell’ente.
Significativo il sequestro presso gli uffici di Equitalia di un lungo elenco di dilazioni lavorate e concesse su specifica disposizione di dirigenti dell’ente, anche in deroga ai requisiti richiesti (indici di bilancio del richiedente, decadenza da precedenti rateazioni).
Le Fiamme Gialle, in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare firmate dal G.I.P. – dr.ssa Maria Bonaventura e richieste dal Procuratore Aggiunto dr. Nello Rossi e dai Sostituti – M.Francesca Loy e Stefano Rocco Fava, hanno arrestato:
1. Salvatore Fedele (in carcere), funzionario EQUITALIA SUD, sospeso il 19.09.2013 a seguito delle perquisizioni dello scorso settembre e reintegrato l’01.04.2014. Indagato per corruzione, concussione, truffa aggravata ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento di valori;
2. Domenico Ballo (in carcere), commercialista in Napoli, intermediario della corruzione di Fedele. Indagato per corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, reati fiscali;
3. Mauro Carlini (in carcere), commercialista e consulente del lavoro in Roma. Indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta.
4. Lucio Licciardi (in carcere), imprenditore in Roma e Napoli ed altre province. Indagato per corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, reati fiscali;
5. Paolo Conte (in carcere), imprenditore in Roma e Napoli ed altre province. Indagato per corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, reati fiscali;
6. Antonio Conte (in carcere), imprenditore in Roma e Napoli ed altre province. Indagato per corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, reati fiscali;
7. Vincenzo Comes (ai domiciliari), prestanome di Lucio Licciardi, Paolo Conte. Indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, reati fiscali;
8. Luisa Musto (ai domiciliari), coniuge di Salvatore Fedele. Indagata per riciclaggio.
Perquisiti altresì abitazioni e uffici di Equitalia Sud del Direttore Regionale Lazio - Alessandro Migliaccio e del Direttore Regionale Calabria – Giovanbattista Sabia.