Quasi Cento di Salvatore Magarò, a Malvito la seconda tappa del tour
Continua il viaggio di Salvatore Magarò nella provincia cosentina. Dopo Carpanzano il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta ha incontrato nei giorni scorsi i cittadini di Malvito, in un’iniziativa pubblica svoltasi al teatro Mino Reitano, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Paeseggiando, presieduta da Marisa Callisto.
Presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale il vicesindaco Roberto Iannello ed il docente dell’Università della Calabria Diego D’Amico.
L’occasione è la presentazione del libro “Quasi Cento” il volume, edito da Rubettino che raccoglie iniziative, proposte, emendamenti, ordini del giorno, leggi e provvedimenti elaborati da Magarò nel corso della consiliatura e che Paolo Guzzanti, nell’introduzione, definisce esempi di “saggezza amministrativa, solidità intellettuale e morale”.
"L’obiettivo vero, però – come ha spiegato lo stesso Magarò – è quello di darvi un valido motivo non tanto per leggere “Quasi Cento”, quanto per riflettere, elaborare e rielaborare ciò che vi è riportato, perché quello che mi sono sforzato di fare in questa legislatura regionale è stato di mettere nero su bianco idee, iniziative, proposte, molte delle quali attuabili a costo zero, con l’unico obiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e sociali della Calabria.
Rifuggo dalla consuetudine, oggi molto diffusa, di fare l’elenco delle cose che non funzionano. Ritengo – ha aggiunto il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta – che non sia questo il compito della politica. Preferisco piuttosto “sporcarmi le mani” mettendo a punto quelle che reputo soluzioni di facile attuazione che possono dare in tempi brevi risposte ad alcune delle tantissime problematiche che affliggono questa terra.
Le iniziative di cui sono stato promotore, anche in un passato recente – ha continuato il consigliere regionale – rappresentano le priorità di cui si discute oggi sulle prime pagine dei giornali, nei dibattiti televisivi e nell’agenda dell’attuale governo.
La politica deve ritrovare il pragmatismo perduto. Sono stato anch’io sindaco di un piccolo comune e sono abituato, come tutti i sindaci, spesso alle prese con l’esiguità di cassa, a guardare alla concretezza".
Particolarmente significative le conclusioni tratte dal prof. Diego D’Amico: "Nel nostro ordinamento – ha detto tra l’altro – manca oggi un sistema serio di controlli amministrativi, interni ed esterni. Manca inoltre un controllo da parte dei cittadini sull’attività politica affinché si possa parlare di partecipazione civica. Salvatore Magarò in questo volume è riuscito a colmare queste due lacune mettendoci la faccia e presentandosi alla comunità con un rendiconto chiaro e puntuale delle cose fatte".