Naca: l’ANC “Arruzzo” presta servizio d’ordine a Catanzaro
Una tradizione antica catanzarese. Ma ancora di più un momento di grande spiritualità per ritrovarsi accanto al Figlio di Dio dopo la crocefissione. Per condividerne l'esperienza dolorosa e allo stesso tempo di massima donazione agli uomini.
L'Associazione Nazionale Carabinieri - sezione “G. Arruzzo” di Catanzaro non poteva non partecipare alla Naca, “grande” Via Crucis del Venerdì Santo, organizzata dalle confraternite della città, che anche quest'anno ha attirato tanta gente e, attraversando le vie cittadine, ha ricordato la passione e morte di Gesù.
Quella dei volontari A.N.C. e del coordinatore Mar.A.sUPS Domenico Ranieli non è stata una partecipazione fine a se stessa. È stata una partecipazione che si è concretata in un servizio. Mettersi a disposizione della collettività per mantenere l'ordine e garantire un minimo di sicurezza, senza mai avere la pretesa di sostituirsi alla forze dell'ordine, è in effetti uno degli scopi dell'associazione.
“Potere contribuire alla buona riuscita della Naca è stato per noi un onore e una gioa immensa”, ha affermato Diego Felicetta. Uno dei tanti “angeli”, per usare l'appellativo con cui in privato, al termine della processione, l'arcivescovo Vincenzo Bertolone ha chiamato i volontari A.N.C., che, insieme a tutti gli altri partecipanti attivi, hanno fatto sì che la Naca si sia riconfermata, a distanza di secoli dalle sue origini, come il più sublime esempio di pietà polare. Un pio esercizio che fa bene al cuore e all'animo.
Ne sono stati consapevoli i volontari della sezione “Arruzzo” che, dopo avere dato il loro tempo nel corso di questa lunga e lenta processione, seppure un po' stanchi, si sono ritrovati più sereni e in pace con se stessi e gli altri. Sicuri che, sull'esempio di Cristo, dal dolore sorge sempre la forza e la gioia.