Cosenza, incontro oggi al Nitti su Maladolescenza

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Incontro stamani presso l’auditorium dell’istituto Nitti-Da Vinci di Cosenza tra gli studenti e il giornalista Mario Campanella, co-autore insieme a Maria Rita Parsi del libro “Maladolescenza-quello che i figli non dicono (Piemme edizioni) “.

Una giornata ricca di emozioni e di significati, introdotta dalla dirigente scolastica, Graziella Cammareri, che ha sottolineato “l’importanza della discussione, la capacità di affrontare il malessere giovanile che parte dalla Scuola come istituzione e abbraccia tutte le altre istituzioni. Il nostro istituto- ha aggiunto la dirigente scolastica – si sforza ogni giorno di comprendere e capire le esigenze dei ragazzi, attraverso le consulenze psicologiche e un dialogo costante che si nutre di reciprocità”.

La psicoterapeuta Gabriella Reda ha evidenziato “l’originalità del saggio, che raccoglie le esperienze dirette di 15 ragazzi che esprimono un malessere collettivo”.

“Questo libro sta riscuotendo grande successo – ha detto ancora la Reda- perché parla un linguaggio trasversale, si riferisce ai ragazzi e ai genitori, ai docenti e richiama ognuno di noi alla necessità di ascoltare” La Reda ha parlato con i ragazzi della questione droga “State attenti alla cannabis, che non è una trasgressione, ma una droga a tutti gli effetti che provoca danni ingenti allo sviluppo cerebrale “

Mario Campanella si è detto “emozionato, perché parlare direttamente con voi- ha affermato rivolgendosi ai ragazzi- è la migliore forma di comunicazione, quella più vera e diretta. Anche io sono stato adolescente e anche io ho vissuto i miei tormenti – ha proseguito il giornalista- ma in un mondo che era completamente diverso da quello attuale.

Non sono qui per darvi consigli – ha proseguito Campanella- se non quello di avere coraggio e di non avere paura della propria fragilità: Brecht ci dice che la migliore risposta ai nostri dilemmi risiede in noi e questo significa consapevolizzare se stessi e non chiudersi in una monade”.

Diverse le domande rivolte dai ragazzi, che hanno voluto approfondire le tematiche inerenti il disagio, la solitudine, la bulimia, il rapporto conflittuale con i genitori. L’incontro è stato organizzato dalle professoresse Annarita Sica e Gabriella Pugliese. L’istituto Nitti-Davinci ha deciso di adottare il libro per il primo biennio come percorso didattico.