Elezioni Regionali. Gentile (Ncd): il candidato entro il 15 giugno
“Entro il 15 giugno dovremo scegliere il candidato o la candidata a guidare la Regione: dovrà essere una persona in grado di saper governare, di essere espressione di consenso reale e non autoreferenziale: il tempo della liquidità è scaduto abbondantemente”. È quanto afferma il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, che ribadisce inoltre che bisogna dire “Basta” alle “discussioni sterili e le elucubrazioni: Lao Tzse diceva che la rabbia rende passato il futuro e noi non vogliamo avere un grande avvenire dietro le spalle”.
Per Gentile “il candidato della coalizione dovrà essere la persona che saprà sintetizzare una rivoluzione nell’assetto istituzionale: così com’è il sistema Regione non va e diventa un sistema implosivo che annacqua qualsiasi idea di ristrutturazione. Non ci sono prequalifiche con gli altri partiti della coalizione – aggiunre– né pole position da conquistare: è naturale che per le europee e per i comuni ognuno cercherà di portare più voti al proprio partito, ma non ci dovranno essere situazioni di forza e di preminenza con nessun altro partito perché la scelta dovrà ricadere sulla persona più indicata”.
Il coordinatore del Ncd pensa “a una Regione che sfrutti la snellezza dell’assetto consiliare per diventare assemblea legislativa permanente: per me il Consiglio regionale dovrebbe divenire una Dieta, capace di riunirsi come il Parlamento due volte a settimana e di separare la sua funzione da quella amministrativa”.
Gentile chiede poi “di arretrare definitivamente con i campanilismi, seppure sia necessario ascoltare le spinte autonomiste: immagino una Regione che valorizzi le tre grandi macroaeree dislocando, per esempio, l’assessorato alla Cultura e all’Innovazione a Cosenza, come atto simbolico e sostanziale di una scelta orientata a valorizzare le vocazioni endogene”.
“Sarà necessario - prosegue il senatore del centrodestra - raccogliere i buoni frutti dell’aumento della spesa comunitaria semplificando al massimo i regolamenti e le pastoie che impediscono di poter essere più incisivi. Il candidato dovrà avere una necessaria esperienza di amministratore, credibilità, consenso, capacità di capire che, pur essendo investiti direttamente dal mandato dei cittadini, è fondamentale ragionare come primus inter pares e non come unto dalla Provvidenza. Nella coalizione ci sono pochissime persone ad avere questi requisiti tutti insieme, ma la selezione a cui guardiamo è quella naturale, orientata dalla reputazione dei singoli e dalla consistenza di chi sarà capace di sostenere la sua azione e in questo senso quelle pochissime persone vocate a divenire leader, donne e uomini, possono portarci a vincere e a lasciare realmente un segno”
Gentile conclude immaginando “anche una possibile coniugazione generazionale e di genere tra guida della Giunta e dell’Assemblea Legislativa: per noi non esistono distinzioni e riserve indiane, ma competenze ed equilibrio e tutto ciò potrà conoscere una sua identificazione in un uomo e una donna capaci di essere alla testa delle due istituzioni, abbandonando perniciose differenziazioni di campanile”.