Naccari e Scalzo, sul tourn over della sanità tutto fermo
"E’ evidente l’ennesima superficialità da parte dell’ ex Presidente Scopelliti in merito allo sblocco del turnover nel settore sanitario. Si è fatto difendere dal fidato sub commissario Urbani, inviato dal Ministro del NCD, occasionalmente Ministro della Salute, il quale, continuando sulla falsariga del ritornello di Scopelliti, che ha sbandierato ai quattro venti l’avvenuto sblocco del turnover, arrivando a promettere, in particolare all’Ospedale di Cosenza, il celere arrivo di nuovi medici, ora “si accorge” che occorre una legge dello Stato per ottenere le deroghe, ammesso che ne esistano i presupposti e che siano state soddisfatte le condizioni poste dal tavolo Massicci relative alla definizione delle procedure di mobilità degli esuberi derivanti dai processi di dismissione dei presidi ospedalieri". E' quanto scrivono Demetrio Naccari Carlizzi e Tonino Scalzo, consiglieri regionali del PD.
"Continuano le prese in giro di Scopelliti - continua la nota - con il supporto degli amici inviati dagli amici di Roma. E’ invece assolutamente necessario procedere alla mobilità come richiesto da tempo dal tavolo Massicci per ottenere lo sblocco del turn over. Il resto sono solo chiacchiere.
Ma sorge spontanea una domanda. In tutto questo, cosa intende fare il sub commissario generale Pezzi cui compete, per mandato della delibera del Consiglio dei Ministri, la materia relativa al personale? Sarebbe auspicabile una sua presa di posizione, in quanto non è più sostenibile una situazione che si garantisce ricade esclusivamente sulle spalle dei medici che esplicano il servizio".