Olio d’oliva, freschezza ed innovazione: il Pst incontra le aziende

Crotone Attualità
Da sinistra: Maria Bruni, Direttore del PST di Crotone ed il prof. Sindona, Direttore del dipartimento di chimica dell’Unical

Assicurare la migliore qualità dell’olio d’oliva e rendere la vita sempre più difficile agli imbroglioni indifferenti alle conseguenze che il loro modo di fare ha sulla salute dei cittadini. Proprio il tema della certificazione qualità, sicurezza ed origine dell’olio, è stato oggetto della discussione organizzata dal Parco Scientifico con il direttore del dipartimento di chimica dell’UNICAL, prof. Sindona ed alcune aziende olearie del crotonese.

Per garantire la freschezza dell’olio, il professore Sindona con il suo staff ha realizzato un’innovazione che consiste in una risonanza magnetica applicata alle molecole dell’olio che consente di non avere ombre e dubbi su questo delicato settore merceologico. Questo significa che è possibile fornire un servizio a quei produttori che vogliono certificare, in maniera scientificamente valida, l’origine del loro prodotto. Grazie a questa innovazione, è possibile determinare con notevole precisione il contenuto degli antiossidanti e degli antiinfiammatori presenti nell’olio che rappresentano marcatori della qualità e della salubrità del prodotto.

Questa iniziativa, è la prima risposta scientifica al duro colpo inferto al "Made in Italy" dal New York Times che ha scritto di recente che molto dell’olio extravergine di oliva definito italiano sia in realtà risultato scorrette sofisticazioni: non è italiano, scrivono, bensì importato da Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, per essere manipolato, miscelato, reimbottigliato e immesso sul mercato in modo fraudolento.

Per dar seguito a questo incontro, Parco e Unical hanno abbozzato un accordo di collaborazione per erogare servizi di innovazione delle aziende agricole (e non solo olearie) del crotonese, coinvolgerle in iniziative europee ed organizzare seminari di informazione; tra quest’ultimi, nel calendario già definito avremo, entro la fine del 2014, un primo sulla certificazione qualità, sicurezza ed origine degli alimenti ed un secondo sui sistemi green di depurazione delle acque, effettuate con filtri a fibre vegetali naturali.