Carcasse e resti di animali disseminati all’esterno dell’ovile, denunciati allevatore e pastore a Rocca di Neto
Denunciati padre e figlia, pastore e titolare dell’azienda zootecnica ovi-caprini e suini ubicata in località “Timpata” in agro di Rocca di Neto, oggetto nei giorni scorsi di un controllo congiunto da parte del personale forestale dei Comandi Stazione di Santa Severina e Petilia Policastro.
L’azienda posta nelle vicinanze del fiume Neto, si trova a poca distanza dalla vasta area di terreno che nei giorni scorsi gli stessi agenti hanno proceduto a porre sotto sequestro avendo rinvenuto dei rifiuti interrati.
Proprio in quella occasione la forestale avrebbe notato quelle strutture adibite a ricovero di animali la cui realizzazione rudimentale con materiale di scarto legnoso e ferroso, nonché la presenza di lastre eternit utilizzate come copertura delle stesse, aveva insospettito particolarmente gli agenti tanto da indurli ad effettuare un controllo immediato.
Dall’esito del controllo sul posto, dagli accertamenti amministrativi e dalla consultazione della banca dati “anagrafe ovina e caprina” del Ministero della Salute, i Forestali avrebbero riscontrato diverse irregolarità: abbandono sul suolo, all’esterno dell’azienda, di alcune carcasse e resti di animali molti dei quali in avanzato stato di decomposizione; ovini e caprini che da circa un anno non subivano prelievi ematici finalizzati ad accertare eventuali malattie infettive, che per legge sono previsti ogni sei mesi; ubicazione della sede dell’azienda diversa rispetto a quella registrata alla banca dati, infatti l’azienda risulta ubicata in area demaniale sottoposta a diversi vincoli ambientali; ricoveri per animali realizzati abusivamente.
Identificati il conduttore e il titolare dell’azienda a conduzione familiare, L. G. e R.G. di anni 65 e 41, sono stati denunciati, in concorso di persone, all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti speciali, occupazione di terreno demaniale, violazione alla normativa urbanistico-edilizia e deturpamento di bellezze naturali.
Della vicenda sono stati informati il sindaco del comune di Rocca di Neto e l’ASP - Servizio Veterinario - di Crotone per gli eventuali provvedimenti di competenza e in particolare per l’emissione di ordinanze e/o misure sanitarie volte alla salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente.