“Il Futuro siamo noi?”: il 18 maggio al Morelli i giovanissimi della Scuola di Teatro
Stanno lavorando dal mese di ottobre, guidati con grande competenza ed una buona dose di pazienza da Dario De Luca, attore-regista e direttore artistico di Scena Verticale, in tandem con La Ruina.
Sono i tredici giovanissimi – dai 7 ai 14 anni – che hanno partecipato al primo anno della Scuola di Teatro, organizzata in tre gruppi, tutti diretti dallo stesso De Luca, nell’ambito del progetto di residenza teatrale “More”.
In questi mesi, nell’arco di una lunga stagione, la Scuola di teatro è stata un luogo di interazione e di formazione, ma anche un ‘laboratorio per la vita’, all’interno del quale si è puntato, attraverso l’esercizio teatrale, a far vincere ai bambini le proprie inibizioni, avviandoli ad un percorso che potesse aiutarli ad affermare la propria personalità.
Ora è tempo di cogliere i frutti del lavoro svolto. E allora, settimana di prove in full immersion, in vista dello spettacolo di fine corso che si terrà domenica 18 maggio, alle 18.30. Sulle tavole del Morelli, va in scena Il futuro siamo noi?, “interrogativo ironico ma anche accorato e a volte toccante che i nostri figli rivolgono al mondo adulto”, racconta Dario De Luca che, con i “suoi” bambini, sta condividendo l’emozione degli ultimi giorni di prova prima del debutto.
“Ci si aspetterebbe, ad esito di un corso di teatro per bambini, una recita festaiola e rassicurante” – commenta ancora Dario. “Invece è uno spettacolo difficile. Convinti, ora più che mai, che bisogna rendere i nostri figli sempre più consapevoli e combattivi, naturalmente con gli strumenti del gioco… come solo il teatro sa fare”.
Da un palcoscenico che metterebbe un po’ d’ansia anche all’attore più consumato, i bambini - Daniele Massimo Arturo, Beatrice Berardelli, Massimo Berardelli, Angelica Chiappetta,Vincenzo Chiappetta, Silvana D’Agostino, Federico D’Urso, Aurora De Marco, Luisa De Marco, Clarissa Grosso Ciponte, Orlando Luciani, Veronica Napoli, Andrea Sammarro – ci racconteranno come vedono il loro futuro. “L’oggetto della loro domanda – ci dice ancora Dario De Luca – è un mondo con pochi riferimenti certi, pieno di lacerazioni, dove risulta difficile la conquista di un ruolo sociale che rispecchi le capacità individuali e rispetti i valori dell’uomo. I bambini sono puri, non hanno ancora colpe e la loro accusa nei confronti degli adulti lascia senza parole, disarmati”.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito.