Arresti e denunce della Polizia reggina in servizi sulla repressione dei reati di natura predatoria
La Polizia di Stato reggina ha potenziato l’attenzione verso gli obiettivi sensibili di reati predatori, come tabaccherie, uffici postali ed esercizi commerciali, anche per una maggiore tutela dei loro frequentatori; ha accresciuto, inoltre, i controlli mirati nei riguardi di soggetti abitualmente dediti a reati di natura predatoria.
In questo contesto operativo, si inquadrano le operazioni portate a termine, in quest’ultime ore, da personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, in piena sinergia con l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Nel pomeriggio di ieri 16 maggio personale della Squadra Mobile, al termine di un’intensa attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha tratto in arresto, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, Carmelo Cedro, nato a Reggio Calabria 23 anni, pregiudicato, ritenuto responsabile di rapina aggravata in pregiudizio di una tabaccheria.
Lo scorso 3 novembre 2013, tre individui, con il volto travisato da sciarpe, si introducevano all’interno della tabaccheria, ubicata a Reggio, e sotto la minaccia delle armi ( due erano armati di pistola) si sono impossessati della somma di 3.000 (tremila) euro, dileguandosi, successivamente, a piedi per le vie circostanti, unitamente ad un quarto complice, rimasto all’esterno dell’esercizio commerciale.
L’attività investigativa del personale della Sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, ha consentito di individuare uno degli autori della rapina in Cedro, il quale, nel corso dell’azione criminosa, aveva svolto il ruolo di ricognitore o palo.
In particolare dalle indagini emergeva che il prevenuto, nei minuti immediatamente precedenti la rapina, dopo aver “ispezionato” l’interno della tabaccheria, si avvicinava ai tre complici dialogando brevemente.
Quest’ultimi, quindi, ricevute le necessarie informazioni si introducevano nell’esercizio commerciale perpetrando la rapina.
L’attività investigativa, coordinata dalla locale Procura, è stata interamente accolta dal G.I.P. che emetteva il provvedimento restrittivo in argomento , eseguito nel pomeriggio di ieri.
Dopo le formalità di rito Cedro è stato associato presso la locale casa Circondariale.
Sono in corso ulteriori indagini al fine di individuare i complici di Cedro.
Nella mattinata odierna personale della Squadra Mobile, al termine di un’intensa attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha tratto in arresto, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria due persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, di furto con strappo (scippo) ed uso fraudolento di carte di credito. Si tratta di Federico Bevilacqua, nato a Melito P.S. 23 anni, residente a Reggio Calabria, pregiudicato; Alessandro, Bevilacqua nato a a Melito P.S. 27 anni, residente a Reggio Calabria, pregiudicato;
L’attività investigativa posta in essere da personale della Sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, ha consentito di individuare i Bevilacqua, quali responsabili di uno scippo, avvenuto lo scorso 30 gennaio, ai danni di un’anziana signora. In particolare la donna, verso le ore 20, dopo essere scesa dalla propria autovettura, era stata avvicinata da due giovani, a bordo di uno scooter di colore nero, che con gesto violento e fulmineo le hanno scippato la borsa, dileguandosi per le vie del centro. La vittima precisava che entrambi i soggetti indossavano dei caschi di colore scuro e che il passeggero indossava un piumino di colore rosso, che all’interno della borsa, oltre alla somma contante di 50 euro, erano custoditi documenti personale e le sue carte di credito.
Nel corso della denuncia la donna ha riferito che all’interno della borsa, oltre alla somma contante di 50 euro, erano custoditi documenti personale e le sue carte di credito, precisando, altresì, che i malviventi, nonostante il blocco della carta, avevano avuto il tempo di prelevare la somma di 600 euro, agevolati dal rinvenimento del pin all’interno della borsa sottratta.
La parallela attività investigativa del personale della Sezione falchi della squadra Mobile ha consentito di acquisire importanti elementi investigativi sull’episodio.
Difatti, alle 19.30 del 30 gennaio, cioè circa 30 minuti prima dello scippo, una pattuglia della Squadra Mobile, transitando per via Micene, aveva notato fermo uno scooter di colore scuro, con a bordo i due Bevilacqua, i quali alla vista degli operatori si davano a precipitosa fuga.
Nella circostanza gli agenti notavano che i due calzavano caschi tipo jet di colore scuro ed uno di loro, Federico, indossava un giubbotto tipo piumino di colore rosso.
La successiva attività investigativa ha consentito di acquisire ulteriori e ancor più probanti elementi indiziari nei confronti dei due indagati che pertanto sono stati deferiti alla locale Procura, che accogliendo in toto le risultanze investigative ha richiesto al G.I.P. l’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo, eseguito nelle prime ore di questa mattinata.
Dopo le formalità di rito, i due sono stati associati presso la locale casa Circondariale.
Nella giornata di ieri, a seguito di una complessa attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria - Sezione Reati contro la persona in danno di minori e sessuali, ha tratto in arresto in esecuzione dell’Ordinanza di applicazione della misura della Custodia Cautelare in Carcere emessa in data 14 u. s., dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a carico di Domenico Tirinato, 60 anni.
Quest’ultimo è stato ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, violenza sessuale, sequestro di persona e violenza privata nei confronti di P.A., persona affetta da ritardo cognitivo.
L’indagine ha avuto origine a seguito di alcune segnalazioni circa presunte molestie poste in essere da Tirinato nei confronti della persona offesa, alle quali è seguita una minuziosa indagine che ha permesso di fare luce su un vissuto di vessazioni fisiche e morali perpetrate dall’arrestato da diversi anni nei confronti della giovane donna e sfociate poi in una violenza sessuale, dopo averla condotta in una casa nella sua disponibilità.
La ricostruzione operata dal personale di quest’Ufficio, ha accertato effettivamente in capo al TIRINATO Domenico l’attuazione di una serie di comportamenti insistenti, pervasivamente intrusivi e persecutori nei confronti della donna, tanto da indurla anche ad ipotizzare un estremo gesto autolesionistico.
Tirinato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa a disposizione dell’A.G.
Inoltre, nel corso di servizi straordinari di controllo del territorio, è stato tratto in arresto Patrizio Bevilacqua, nato a Reggio Calabria 28 anni fa, individuato quale autore di rapina in danno di un’anziana signora.