Sequestrati dalla Guardia Costiera 3 impianti di depurazione nel Reggino
Tre impianti di depurazione, due dei quali ubicati in località Caminello e Mannoli del Comune di Santo Stefano in Aspromonte, ed uno sito in località Pontone del comune di Sant'Alessio, nel reggino, sono stati sequestrati d'urgenza lo scorso 13 maggio, ma la notizia è stata resa nota solo oggi, dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.
È stato accertato, in flagranza, che i depuratori erano in stato di totale abbandono da diverso tempo, invasi dalla vegetazione spontanea, tanto da non permettere l'accesso alle strutture, quindi inattivi: le acquee reflue si riversavano direttamente nei torrenti, rispettivamente "Minnici", "Basolaro" e "Alessio", tutti affluenti del torrente Gallico, e poi in mare, senza subire alcun tipo di processo depurativo, creando danni all'eco-sistema marino costiero.
L'impianto di località Caminello, inoltre, è stato interessato da una frana che ha determinato il distacco di alcune strutture, comportando problemi di sicurezza. Il gip di Reggio Calabria, Barbara Bennato, ha convalidato su richiesta del pm Salvatore Faro le attività della Guardia Costiera, emettendo il decreto di sequestro preventivo dei tre impianti, che sono stati affidati con facoltà d'uso ai responsabili comunali, in modo da consentire alle amministrazioni interessate di rimetterli in funzione assicurando così il corretto smaltimento dei rifiuti. (AGI)