Elezioni, Wanda Ferro su voto europee
Riceviamo e pubblichiamo un’analisi del voto del vice coordinatore regionale di Forza Italia Wanda Ferro:
“I risultati delle elezioni europee restituiscono una vittoria del Pd senza equivoci, ma i partiti che costituivano l’ex Pdl, Forza Italia e Ndc, hanno confermato di fatto le percentuali del 2013. In fondo un risultato positivo, se ti tiene conto che è arrivato al termine di una campagna elettorale difficilissima, condizionata dalle limitazioni imposte al presidente Berlusconi. Per Renzi, poi, è stata una sfida in discesa, favorita dalla radicalizzazione dello scontro tra la politica di governo e quella dello sfascio e della protesta.
Il ridimensionamento del Movimento cinque stelle, auspicio comune del centrodestra e del centrosinistra, è positivo, perché dimostra la volontà dei cittadini italiani di ritornare con responsabilità al valore della politica: il Paese va ricostruito, governato, ha bisogno di risposte concrete, e i requisiti dell’onestà e della trasparenza non sono certo una prerogativa esclusiva dei grillini. Questo gli italiani lo hanno capito, e non escludo che una parte dell’elettorato moderato abbia scelto Renzi proprio come alternativa più diretta e immediata ai toniaccesi e distruttivi di Grillo. Certamente Renzi è nel suo momento di massimo consenso, che ha saputo costruire anche grazie a provvedimenti popolari come l’aumento di 80 euro in busta paga lanciato poco prima del voto. Bisognerà vedere se poi il presidente del Consiglio riuscirà a mantenere i tanti impegni assunti e quindi a conservare un consenso così ampio, che però – è giusto ricordare – considerato il forte astensionismo, corrisponde al 23 per cento del voto degli aventi diritto: meno di un italiano su quattro, in sostanza, ha votato per Renzi. Il dato di Forza Italia, invece, rappresenta un punto di partenza, il segno di una potenzialità da esprimere. Il partito azzurro deve riconquistare la fiducia dei moderati. Come ha sostenuto lo stesso Berlusconi commentando nell’immediatezza i risultati, bisognerà “ripensare il partito, rinnovandolo, strutturandolo sul territorio con amministratori e giovani leve”.
il Partito democratico è riuscito a recuperare molto in quella parte del suo elettorato che per protesta in passato ha votato Grillo, lo stesso non può dirsi per quella parte di elettorato della destra che continua a votare per il Movimento cinque stelle: dobbiamo recuperare questi nostri elettori, oltre a quelli che non vanno più a votare, riaffermando la nostra identità, e puntando su nomi credibili, su una classe dirigente che sappia amministrare, che sialegata al territorio e capace di ottenere il consenso dei cittadini. Ritengo positivi i risultati di Ncd e Fratelli d’Italia, perché con la crescita di tutti i partiti del centrodestra possiamo creare una coalizione forte.
Ancora una volta, rispetto allo scenario nazionale, il dato elettorale calabrese è in assoluta controtendenza. Forza Italia conquista il 20 per cento dimostrando una forte tenuta. L’ipotetica coalizione dei moderati sfiora il 37 per cento, con meno di cinque punti percentuali di scarto, circa quarantamila voti, rispetto al totale dei partiti del centrosinistra. In vista delle prossime elezioni regionali è evidente che la partita in Calabria è ancora aperta, anche perché è prevedibile un minore astensionismo per effetto della presenza dei candidati del territorio. Ritengo inoltre che alle regionali difficilmente il Pd riuscirà a mantenere questo dato, e i grillini perderanno ancora consensi sul terreno delle preferenze. Siamo inoltre particolarmentesoddisfatti del dato della provincia di Catanzaro, superiore al 20 per cento, prova che ad essere premiata è la politica del buon governo e del radicamento sul territorio, e ringrazio i tanti elettori che ancora una volta ci hanno riconosciuto stima e fiducia.”