Animali: trasferito esemplare di capriolo dal Cras in Sila

Catanzaro Attualità

Un esemplare di capriolo di 15 giorni di vita è stato trasferito dal CRAS - Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Catanzaro, nel Centro Visita “A.Garcea” del Parco Nazionale della Sila in località Monaco -Taverna (CZ), dove è stato accolto in un recinto di pre-ambientamento del Corpo Forestale dello Stato, dove sarà svezzato prima della successiva liberazione in natura.

Il trasferimento è avvenuto nell'ambito della “Convenzione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Corpo forestale dello Stato Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Catanzaro e l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro per la realizzazione di attività condivise finalizzate alla promozione delle aree protette della Sila Catanzarese”, siglata nel 2010 tra l’ing. Nicola Cucci, in rappresentanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l’allora presidente della Provincia Wanda Ferro, attuale commissario straordinario dell’ente.

L’equipe del CRAS, diretta dalla dott.ssa Debora Giordano, ha trasferito nel centro di località Monaco anche dei rapaci lungodegenti, un’aquila minore e un falco pellegrino, che trascorreranno in una situazione ambientale e climatica ottimale la villeggiatura estiva, per poi rientrare in inverno nelle voliere del Centro all’interno Parco della biodiversità di Catanzaro.

Il commissario della Provincia Wanda Ferro ha espresso soddisfazione “per l’importante sinergia avviata con il Corpo Forestale e l’ing. Cucci, che ci consente di agevolare l’attività del Cras. Un centro che continuiamo a sostenere nonostante le difficoltà perché rappresenta un punto di riferimento in tutta la regione per le cure prestate a numerose specie di animali selvatici, che una volta guariti dai sanitari del centro vengono riportati nel loro habitat naturale. Ciò avviene soprattutto per molte specie di volatili, alcune considerate in via di estinzione, per i quali la nostra provincia rappresenta un crocevia obbligato delle rotte migratorie. I nostri veterinari e i volontari non solo si prendono cura degli animali che arrivano da tutta la regione nel centro - alle cui attività dà spesso supporto anche la Polizia Provinciale - ma sono impegnati anche in progetti di educazione ambientale rivolti ai più giovani, non solo per spiegare come soccorrere un animale in difficoltà, ma più in generale per diffondere la conoscenza e il rispetto degli animali”.