Tortora: fasi finali del progetto per la realizzazione del Parco Archeologico di Blanda
Sono in dirittura di arrivo i lavori relativi alla progettazione esecutiva del Parco Archeologico di Blanda.
Si è tenuto ieri, infatti, presso la sede del Comune di Tortora, un incontro tecnico al fine di focalizzare gli ultimi dettagli utili alla definizione conclusiva del progetto.
La seduta, svoltasi alla presenza del sindaco Pasquale Lamboglia e del responsabile LL.PP. ing. Domenico Fontana, ha visto la partecipazione, dei progettisti: arch. Ottavia Voza, arch. Paolo Vitti, arch. Francesco Gentile, dei responsabili della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria: dr. Gregorio Aversa e dr. Simone Marino, e degli archeologi dr. Francesco Gioacchino La Torre e dr. Fabrizio Mollo, docenti presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina.
Durante l'incontro, i progettisti hanno illustrato con dovizia di particolari tutti gli aspetti tecnico-scientifici presi in considerazione ai fini della stesura degli elaborati progettuali, che riguardano il primo nucleo fruitivo del Parco Archeologico consistenti, grosso modo, nel rilievo delle mura di fortificazione e del loro restauro, della valorizzazione dei resti degli edifici del Foro, nel portare alla luce tutte le strutture già indagate nel passato, nel recupero di un vecchio casale per i servizi di base, nella realizzazione di percorsi pedonali, aree di sosta, parcheggi, ecc.
“Successivamente si passerà – hanno sottolineato i progettisti – al completamento e alla valorizzazione dell’apparato naturalistico e culturale dell'area che, a partire dalle pendici del pianoro del colle Palècastro permetterà la visione delle mura dal basso e l’accesso ai percorsi naturalistici della Fiumarella.
Questa proposta progettuale, si inserisce in un quadro generale di valorizzazione ambientale esteso dalla valle della Fiumarella fino al centro storico di Tortora.
Per la realizzazione di questo primo nucleo di Parco Archeologico, il Comune di Tortora è riuscito ad ottenere un finanziamento di un milione e duecentomila euro, dal ministero dello Sviluppo Economico.
Un risultato importante per la cittadina tortorese, che punta decisamente, come attrazione territoriale, sull’importante valenza archeologica che questo luogo rappresenta.”