Confindustria Cosenza, Mazzuca: Occorre cambiare facendo
«Occorre cambiare facendo. E’ arrivato il momento di costruire un’Italia nuova, più amica delle imprese e dei lavoratori, una Calabria diversa, positiva ed attrattiva di nuovi investimenti». Lo sottolinea il Presidente di Confindustria Cosenza, Natale Mazzuca, riconoscendosi nell’esortazione lanciata dal numero uno degli industriali italiani, Giorgio Squinzi, in occasione dell’Assemblea nazionale di Confindustria svolta ieri.
Mazzuca, che ha guidato la nutrita delegazione degli industriali cosentini a Roma, ha aggiunto che «Confindustria ha chiara la sequenza delle azioni che servono per agganciare la crescita. Occorre stabilità per fare le riforme, le riforme innescano la crescita e con la crescita viene il lavoro. Una società senza lavoro mostra un volto egoistico perché finiscono per prevalere le divisioni sui motivi di unione, la conservazione del privilegio sulle ragioni del merito». E se “gli imprenditori hanno voglia di cambiamento ed attendono fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita”, per come affermato dal leader di Confindustria Squinzi, occorre “agire sul progressivo ridimensionamento della spesa corrente, tagliando gli incentivi improduttivi, riducendo il perimetro pubblico e avviando una radicale messa in efficienza della pubblica amministrazione, riportando la pressione fiscale a livelli accettabili”.
Il Presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante richiama l’impegno più volte invocato della crescita. «Va garantito un respiro strutturale alle misure di politica industriale, sempre più necessarie a rendere l’Italia ed i territori deboli come la Calabria un luogo che non ostacoli chi vuole fare impresa, ma anzi che lo assecondi. Una regolazione semplice, chiara e stabile, un’amministrazione al servizio delle imprese e non contro queste, una giustizia rapida ed efficiente, un’istruzione che sappia attrezzare i giovani alle nuove sfide sono le condizioni base per ridare ossigeno al sistema delle imprese».
Alla più importante assise nazionale di Confindustria, i riferimenti all’esito del voto europeo non sono mancati. E gli imprenditori rivolgendosi ai tanti rappresentanti del Governo e delle Istituzioni presenti hanno rimarcato che “sulla scheda uscita dall’urna c’è scritto: fate le riforme! Ne abbiamo bisogno per ricreare lavoro, reddito, coesione sociale. Non deludeteci”. I dati macroeconomici illustrati, nei fatti tendono a raffreddare il facile ottimismo di maniera, a vantaggio di quello positivo presente tra gli imprenditori, anche calabresi. Il Pil ha toccato un nuovo minimo, il reddito procapite è ai livelli del 1996, i consumi al 1998, gli investimenti al 1994, la produzione industriale è tornata ai livelli del 1986, la disoccupazione viaggia verso il 13%. Ne manifatturiero tra il 2001 e il 2013 si sono persi un milione e duecentomila posti di lavoro e centoventimila imprese.
Il Presidente Mazzuca sottolinea la sua condivisione con quanto affermato dal leader degli industriali italiani Squinzi: “nella crisi e dalla crisi abbiamo imparato tanto. Aprendoci al mondo abbiamo portato nelle nostre imprese nuovi modelli e approcci al business. Siamo consapevoli di avere contro mille complicazioni e per questo il nostro pensiero va alle imprese che non ce l’hanno fatta, ma anche a chi, in silenzio, ha saputo superare le difficoltà realizzando un posizionamento competitivo migliore”.
Parlando di Sud e di Calabria, Confindustria ritiene che si abbia “il dovere di spendere tutti i fondi comunitari per realizzare la vera convergenza tra le aree del Paese a diverso tasso di sviluppo. Occorre rinforzare con maggiore decisione gli investimenti infrastrutturali per contribuire ad aumentare la spesa in investimenti pubblici”. Quello che si chiede al Governo, nella redazione dei Piani Operativi, è di “privilegiare la realizzazione rispetto alla teoria della programmazione. Quello che chiediamo a tutti, anche agli imprenditori, è di fare del rispetto delle regole il liet motive dell’agire quotidiano. Siamo dichiaratamente contro il malaffare e chi è contro la legalità deve stare fuori da Confindustria perché gioca sporco e produce danni alla società ed all’economia”.
Insieme al Presidente Mazzuca, all’Assemblea di Confindustria hanno partecipato il Presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante, il past presidente Renato Pastore, gli imprenditori Fortunato Amarelli, Antonietta Bracone, Mario Brogna, Marella Burza, Pasquale Cundari, Paolo Filice, Enzo La Pietra, Giuseppe Maiellare, Stefania Rota, Gerardo e Daniele Smurra, il cosentino Presidente di Assafrica & Mediterraneo Fausto Aquino, il Direttore Rosario Branda.
In occasione dell’Assemblea privata, che si è svolta nelle ore precedenti l’Assise allargata, la dipendente Saverina Grandinetti di Confindustria Cosenza ha ricevuto dal Presidente Squinzi la medaglia per i 40 anni di lavoro all’interno del sistema confindustriale.