Asp Catanzaro: Mancuso, reparto dialisi Lamezia non chiude, presto sarà ristrutturato
“Il presidente dell'Aned della provincia di Catanzaro Scaramozzino incita alla rivolta, gettando fango sul sistema sanitario, sulle persone e sulle Istituzioni che erogano servizi, come se questo atteggiamento risolvesse i problemi”. Ad affermarlo è il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso che interviene in merito alle dichiarazioni rese dal presidente dell’Associazione nazionale emodializzati che paventava la chiusura del servizio dialisi dell’ospedale di Lamezia Terme.
“Non vi è alcun motivo di pensare che l'Unita Operativa di Dialisi dell'ospedale di Lamezia Terme venga chiusa, né tantomeno che vengano ridotte le attività”, rassicura ancora Mancuso. “Evidentemente – aggiunge - questa dichiarazione è frutto di una perversa visione della sanità che fa del sensazionalismo l'unico modello da seguire, piuttosto che nella correzione dei problemi che indubbiamente ci sono ma che possono essere affrontati e corretti con buona volontà e anche con sacrificio dei dipendenti. Oggi i dipendenti della Dialisi di Lamezia Terme svolgono una funzione assolutamente meritoria e, nonostante le inibizioni del Piano di Rientro che blocca le assunzioni e anche la carenza di personale, erogano una sanità di qualità che senza dubbio non ha nulla da invidiare alle strutture ospedaliere del nord Italia”.
Per quanto riguarda la ristrutturazione dei locali, Mancuso ha spiegato che l'Azienda sanitaria ha già presentato un progetto di ristrutturazione ed è pronta per iniziare, deve soltanto ricevere l'autorizzazione dalle autorità regionali. “Questo è un progetto esecutivo – ha spiegato Mancuso – per il quale già esistono i finanziamenti, stiamo solo attendendo l'autorizzazione. L'Asp di Catanzaro sulla Dialisi ha fatto uno sforzo enorme, garantendo non solo le attività normali, ma anche quelle della dialisi estiva, in maniera puntuale e soddisfacente, grazie ai dipendenti. Quindi questo modus operandi non credo sia utile per costruire…”.
“L’attività svolta dall’Unità operativa Dialisi è notevole – continua Mancuso - frutto di un’esperienza di oltre 40 anni nella gestione dei cateteri venosi centrali utilizzati per uso temporaneo o permanente in emodialisi. Sono invece oltre 18.000 le prestazioni generali annue, 9.216 i trattamenti dialitici cronici, con 64 pazienti in trattamento con personalizzazione della metodica dialitica. Questa situazione si è mantenuta per tutto il 2013, fino a due mesi fa, quando il numero dei pazienti si è contratto a 61, numero comunque fluttuante fisiologicamente. Vengono effettuati trattamenti emodialitici in area critica”.
“Nell’Azienda sanitaria provinciale – aggiunge - quella lametina è la sola unità operativa che provvede a tali tipi di trattamenti altamente specialisitici e che vengono erogati a pazienti in situazioni di insufficienza renale acuta, con scompenso cardiaco ed in situazioni tanto gravi che richiedono il ricovero in rianimazione. Questi trattamenti sono circa 100 all’anno e variano a seconda delle situazioni di emergenza che si presentano. Si eseguono particolari trattamenti con ottime risposte in pazienti settici e che necessitano di plasmaferesi. Il reparto effettua inoltre consulenze nefrologiche per tutte le unità operative e per il pronto soccorso, che ammonta a circa 2.500 all’anno”.