Europee: Cnc, dal sen. Meduri parole nauseanti su Catanzaro
"Siamo certi che i reggini avranno provato un po' di vergogna e di imbarazzo per le poco gentili e poco nobili parole che un loro conterraneo, l'ex senatore Renato Meduri, ha espresso nei confronti di Catanzaro e dei catanzaresi". Lo afferma, in una nota, il movimento "CatanzaroNelCuore", in riferimento ad alcune dichiarazionid ell'ex parlamentare dopo il voto alle europee. "Il nauseante linguaggio usato - continua la nota - e' figlio di quella ispirazione violenta che fu il "boia chi molla", vicenda oscura e triste della nostra regione, di cui il Meduri fu non a caso protagonista. Una brutta pagina del passato che l'ex senatore rispolvera nella sua età senile, senza rinnegare i toni brutali e maneschi della gioventu', dai quali evidentemente non riesce a staccarsi, dimostrando di avere cristallizzato il proprio pensiero a quella violenta stagione, sia politica che sociale. Sorvoliamo ovviamente sulle offese puerili e isteriche che cotanto personaggio riserva al popolo catanzarese, non prima di averle interpretate come segno di frustrazione territoriale, una sorta di complesso di inferiorita' che il Nostro - secondo catanzaroNelCuore - probabilmente cela nel suo intimo e tenta di coprire con atteggiamenti che evocano il "celodurismo" del primo leghismo. Ciononostante, noi non cadremo nella trappola della inutile contrapposizione, non ci adegueremo alle bassezze di Meduri e non useremo il suo stesso stile, non ci difenderemo dalla sua accusa di "vivere in un borgo e di essere invidiosi della sua città". Non saremo di certo noi - prosegue la nota - a chiederci come potremmo essere invidiosi di una città - che per noi resta comunque e sinceramente la bella comunità di tanti reggini per bene - in cui spadroneggia la 'ndrangheta; che nel 1970 scippò con la violenza il Consiglio regionale a Catanzaro; che vanta il primato negativo come primo capoluogo provinciale in Italia ad essere stato sciolto per contiguita' mafiosa; che presenta un alto tasso di intrighi politici e caos amministrativo, saccheggi e losche infiltrazioni; che ha registrato un inquietante suicidio di una dirigente del Comune per un'enormità di debiti fuori bilancio; che è giunta al collasso con un buco quantificabile attorno ai 170 milioni di euro; che ha deprezzato il suo nobile nome associandolo ad un "modello" negativo; che è stata artatamente nominata città metropolitana, con ciò suscitando derisioni sbeffeggianti a livello nazionale. Noi, dunque, - si legge - non evidenzieremo mai tutte queste cose giacchè - a differenza dell'ex senatore Meduri - riteniamo che ogni luogo abbia le proprie criticità, e sia percio' ingeneroso soffermarvisi più del dovuto".
Anche Catanzaro, scrive CNC, "ha i suoi problemi, che il nostro Movimento ha sistematicamente messo in luce, ivi comprese le grosse responsabilità di una classe dirigente inadeguata ed egoistica che nei decenni ha impoverito il territorio; ma abbiamo anche avanzato proposte finalizzate a restituire al capoluogo quella dignità e quel prestigio che secoli di affascinante storia (sconosciuta al Meduri) hanno garantito non solo alla nostra città magnifica et fidelissima ma all'intera Calabria. E non è certo per la storia, le abitudini, le tradizioni e la cultura di Catanzaro che la regione e' percepita come malavitosa! Dunque, - e's rcitto - bando alle ciance inutili dell'ultimo boia chi molla, siamo certi che la stragrande maggioranza dei reggini, che è gente affabile e per bene, dovrà e saprà chiedersi il come e il perchè dei loro problemi atavici e mai risolti, come le questioni dell'acqua potabile, della metanizzazione, della raccolta RSU, dell'abusivismo edilizio, delle devastanti infiltrazioni pervasive 'ndranghestiche nella cosa pubblica. Ci auguriamo davvero che le nostre criticità, comuni o specifiche che siano, possano superarsi con uno scatto d'orgoglio civico frutto del buon senso e della buona politica. L'ex senatore Meduri, - secondo Cnc - anziche' offendere, potrebbe contribuire piu' utilmente ed in virtù della sua esperienza dovrebbe superare i limiti della sua visione campanilistica, cheè fuori dalla storia, dal buon senso, dalla buona politica. E dalla buona educazione".