Cresce il numero di persone che scelgono il lascito solidale
La prima fotografia del fenomeno lasciti solidali in Italia negli ultimi 10 anni attraverso i dati raccolti tra i notai italiani. E’ quanto ha tracciato Testamento Solidale, il Comitato promosso da 6 grandi organizzazioni - ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children, al quale oggi hanno aderito Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Operation Smile Italia Onlus - con la collaborazione e il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.
Cresce il numero degli italiani (10/15% in 10 anni) che inseriscono il lascito solidale nelle loro ultime volontà. A donare sono soprattutto donne, oltre il 60% del totale. Nella metà dei casi, il valore del lascito è sotto i 20 mila euro. Lo rivela un sondaggio effettuato da Testamento Solidale, il Comitato promosso da 6 grandi organizzazioni - ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children, che oggi si amplia accogliendo anche le adesioni di Amref, Università Campus Bio-Medico di Roma e Operation Smile Italia - in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato su un campione di ben 700 notai (pari al 14% della categoria). I dati della ricerca sono stati presentati in occasione dell’evento “Italiani brava gente, storie di generosità tra passato e presente”, una mostra che racconta i testamenti di personaggi storici e i lasciti di persone comuni dei nostri giorni che hanno aiutato a costruire o mantenere in vita idee e luoghi, sostegni concreti che danno speranza.
La crescita dei lasciti negli ultimi 10 anni è una buona notizia, che segnala come anche in Italia si stia lentamente affermando la cultura del lascito solidale tra le persone più sensibili, nonostante il forte ritardo rispetto all’Europa. Nel nostro paese, infatti secondo l’indagine GFK Eurisko-Testamento Solidale, gli over 55 hanno una bassa propensione al testamento (15,8%), di gran lunga inferiore ad esempio alla Gran Bretagna dove si attesta intorno all’80% e agli USA con il 50%. Soltanto l’8% degli italiani over 55 ha fatto testamento, mentre il 5% è intenzionato a farlo e il 6% è incerto. Colmare il “gap” di conoscenza intorno al lascito e superare le barriere psicologiche e culturali sul testamento è l’obiettivo con cui il Network ha lanciato la prima campagna di informazione e sensibilizzazione nel 2013. Oggi le 6 organizzazioni promotrici rinnovano il loro impegno rafforzando il Network insieme a 3 nuove associazioni e con la sfida della seconda campagna congiunta con i notai italiani: parlare di lascito solidale in modo positivo, raccontando storie vere di persone, famose e comuni, del passato e del presente, che hanno contribuito e contribuiscono a cambiare la storia del Paese.
Se per il 63% dei notai il numero dei lasciti è restato invariato, secondo il 22,5% dei notai (1 su 5 degli intervistati) negli ultimi 10 anni si registra un aumento delle donazioni. Per l’80% di questi ultimi la propensione a donare è cresciuta del 10% dal 2004 a oggi, ma secondo il 15% l’aumento ha raggiunto anche un più 15% rispetto al passato.
Sono le donne a fare la differenza in Italia: tra coloro che hanno predisposto un lascito con il loro testamento due su tre sono donne, il 63,8% dei casi.
La metà delle donazioni effettuate attraverso lasciti è sotto i 20mila euro, il 25% ammonta a una cifra compresa tra i 20mila e i 50mila euro. Il 18,1% di quanto viene destinato ha un valore economico importante che va dai 50mila ai 100mila euro, e una piccola fetta pari al 8,5% dei lasciti effettuati va oltre i 100mila euro. Solo una ristretta cerchia dona cifre davvero eccezionali, attraverso cessioni di beni immobili o patrimoni rilevanti. “Gli italiani, ci conferma anche il sondaggio, nella grande maggioranza dei casi scelgono di dare il proprio contributo con somme contenute. Un gesto semplice, un atto di amore alla portata di tutti e che non lede i diritti dei propri cari. I lasciti, anche i più piccoli, fanno la differenza nel lavoro quotidiano delle organizzazioni e oggi una fetta crescente di italiani inizia a discuterne concretamente e vuole saperne di più” prosegue Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale.
‘Quali sono i diritti dei propri familiari?’ infatti è la domanda più frequente a cui sono sottoposti i notai, oltre il 50% dei casi. Nel 21,4% delle volte è richiesta la verifica di chi può essere il beneficiario del lascito, nel 16,7% quali sono i beni che si possono includere e per il 9,5% se si può disporre testamento solo di parte dei beni che vanno in eredità. La famiglia italiana resta il caposaldo da salvaguardare. Al tempo stesso, una quota crescente di italiani – quasi 1 su 4 tra i testatori – è curiosa di sapere a chi altro, al di fuori della propria famiglia, può riservare con un atto di generosità parte dei propri averi. “Gli italiani sono sempre più interessati ad approfondire il tema dei lasciti solidali, in ciò il ruolo “sociale” del notaio diventa cruciale per fornire informazioni, senza alcun vincolo o impegno. Oggi siamo accanto a Testamento Solidale proprio per sensibilizzare le persone che incontriamo ogni giorno” spiega Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore e con le Associazioni dei Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato.
Nel momento in cui si guarda oltre se stessi e si desidera disegnare il futuro con le ultime volontà prevalgono ragioni personali nel 70% dei casi, la sensibilità a una causa è legata a una vicenda o un problema sociale di cui si è direttamente avuto esperienza nella vita. La vicinanza in vita a una specifica associazione spinge a donare con il proprio testamento il 20% delle persone.