Arpacal celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente alla “Don Milani” di Lamezia Terme.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha accettato l’invito dell’istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Lamezia Terme per celebrare insieme la giornata mondiale dell’Ambiente. Promotori dell’incontro, che si è tenuto ieri alla presenza dell’assessore all’ambiente dell’amministrazione comunale, dott. Pierpaolo Muraca, il dirigente scolastico, prof. Lorenzo Benincasa e la prof.ssa Felicia Costanzo con gli alunni delle quinte elementari.
“Arpacal è da sempre attenta all’importanza di sviluppare, fin dalla prima infanzia, interesse e responsabilità nei confronti del mondo che ci circonda. E’ infatti fondamentale far comprendere - hanno riferito la dr.ssa Claudia Morabito e la dr.ssa Antonella Federico del Servizio di Educazione Ambientale della Direzione Generale - gli effetti che i nostri stili di vita possono produrre sull’ambiente in modo da intervenire positivamente sulla formazione ed interiorizzazione di piccoli e grandi comportamenti. Educare un bambino adesso vuol dire avere nel futuro prossimo un adulto rispettoso e amante del proprio territorio”.Il tecnico Salvatore Procopio, fisico del Dipartimento di Catanzaro, ha spiegato ai bambini il progetto di monitoraggio del Radon che l’Agenzia sta svolgendo da febbraio, per la durata di un anno, nella piana lametina. Questo monitoraggio assume una doppia valenza, non solo perché una delle città più grandi della Calabria sarà complessivamente attenzionata sui valori di radioattività naturale nei luoghi di vita e di lavoro, anticipando di fatto la normativa della direttiva comunitaria 59/2013/Euratom che l’Italia dovrà recepire entro quattro anni, ma anche perché l’iniziativa è nata dalla comunione di intenti tra soggetti privati e pubblici. Il progetto, infatti, è alla base di una convenzione che l’Agenzia ha stipulato con l’Aneas (Associazione Nazionale Esperti ed Addetti della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro) con la Efei (Ente Paritetico Bilaterale Nazionale per la Formazione) e con la Sinergetica Group S.r.l.“Il radon non è frutto dell’inquinamento - ha spiegato il fisico Salvatore Procopio - è del tutto naturale, anche se questo non significa che sia innocuo, anzi, tutt’altro. Incolore e inodore, è prodotto dalla degradazione dell’uranio, un metallo pesante che si trova in alcuni tipi di rocce e di terreni, per esempio quelli di origine tufica, lavica e granitica molto presente nel territorio calabrese”. Il radon, dal terreno, si disperde nell’aria, nella case tende però ad accumularsi negli ambienti chiusi, a causa della differente pressione che si crea tra i locali domestici e l’ambiente esterno. Gli ambienti troppo riscaldati e con clima secco, con finestre a tenuta stagna che riducono l’aerazione sono i luoghi in cui si accumula in maniera maggiore il radon. Questo gas riesce a penetrare nelle costruzioni dal terreno, ecco perché costruire palazzi ben isolati dai terreni e con un ottimo sistema areazione è fondamentale. I punti in cui il radon si raccoglie maggiormente sono i piani bassi delle abitazioni, quindi le taverne e i seminterrati”. Il tecnico ha, quindi, invitato le maestre ed i bambini ad aprire ogni mattina la finestra prima di iniziare la giornata e di ripeterlo anche nel tardi pomeriggio visto che i bambini effettuano il tempo prolungato.Il fisico Procopio partendo dalla semplice distinzione tra le radiazioni non ionizzanti, comunemente chiamate campi elettromagnetici, che, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi, ha dato alcuni preziosi e spesso trascurati consigli al giovane pubblico. Le radiazioni ionizzanti non sono così distanti da noi, anzi spesso l’uomo le utilizza frequentemente: il forno a microonde, gli apparecchi televisivi, le lampade solari, la piastra dei capelli, il phon, il cellulare. Negli ultimi anni sono aumentati gli interrogativi relativi ai possibili effetti sulla salute legati all’inquinamento elettromagnetico, ecco perché è bene porre alcuni piccoli accorgimenti; quando usiamo il forno a microonde, ad esempio, basta mettere il timer e si deve stare dinanzi l’apparecchio in funzione. Per il cellulare, invece, si consiglia di spostare il telefono all’altro orecchio ogni cinque minuti se la telefonata è troppo lunga e non si deve mai lasciare l’apparecchio sotto il cuscino nelle ore notturne.