Lavoratori pubbliche amministrazione, la discussione dell’Ugl

Reggio Calabria Attualità

A Reggio Calabria, presso la sede regionale dell'Ugl, si sono riuniti i segretari provinciali della federazione delle autonomie per la Calabria alla presenza del segretario nazionale Marco Marini e del segretario regionale Giovanni Pontari.

Nel corso dell'incontro - si legge in un comunicato stampa - sono state affrontate le problematiche relative ai lavoratori del comparto enti locali. Si è discusso anche dell'organizzazione sindacale e del rilancio della stessa attraverso il massimo impegno per un maggiore coinvolgimento degli iscritti.

L'organizzazione intende proseguire nella difesa dei diritti acquisiti e nel fronteggiare le problematiche dei lavoratori che, nella situazione di crisi in cui versano, devono rappresentare le nuove richieste nella contrattazione. Gli enti locali vivono una situazione di sofferenza e, secondo i dirigenti Ugl, possono essere aiutati dal lavoro dei dipendenti solo se gli stessi vivono una situazione tranquilla anche da punto di vista economico. “Questo ciclo di incontri, che vede il segretario nazionale Marini in giro per le realta' regionali - si legge ancora nella nota - portera' sicuramente le istanze della periferia nella sede confederale dell'Ugl, spronando la direzione nazionale ad una maggiore attenzione nei confronti delle realtà locali.

Nel corso dell'incontro il segretario Nazionale Marini ha illustrato i contenuti degli ultimi tavoli a cui ha partecipato con il governo nazionale insieme alle altre sigle sindacali, essendo ormai una realtà sindacale rappresentativa riguardanti le problematiche relative all'abolizione delle province, del Senato e della riorganizzazione delle camere di commercio.

A breve, inoltre, prenderà parte ai lavori sulla nuova proposta di legge sul prepensionamento e per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro nella pubblica amministrazione. L'Ugl - in conclusione - ritiene che l'abolizione delle province, per come è attualmente ipotizzata, non porterà a un risparmio ma ad un aumento di spesa sugli stipendi del personale che, come stabilito, potrebbe transitare nelle regioni, per cui auspica che si affronti il problema seriamente, individuando le migliori soluzioni nell'interesse degli enti e dei lavoratori. (AGI)