Situazione rom: nuova replica della provincia al sindaco di Cosenza

Cosenza Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Provincia di Cosenza in replica a quanto è stato affermato dal sindaco Mario Occhiuto sulla grave situazione del villaggio Rom:

“Sulla grave situazione del villaggio Rom il sindaco di Cosenza farebbe bene ad abbassare i toni e, qualora a questo ente dovessero sfuggire competenze e responsabilità non note e mai evidenziate nel corso dei vari incontri istituzionali che si sono svolti in Prefettura e che non compaiono neanche nei provvedimenti dell’ Autorità Giudiziaria da lui stesso chiamati in causa, le indichi tempestivamente!

Ad Occhiuto, che finge di non capire, ricordiamo per l’ennesima volta che le Province non hanno alcuna competenza specifica per quanto riguarda la sistemazione dei Rom.

La vigente normativa, infatti, non ha trasferito a questi enti né la proprietà dei beni insistenti sul demanio idrico, né tantomeno le funzioni di amministrazione dei beni immobili dello Stato, limitandosi a trasferire esclusivamente le funzioni relative al rilascio delle concessioni.

Ruoli e funzioni di Comune e Provincia non possono, quindi, in alcun modo essere artatamente confusi, ma richiedono massima chiarezza, affinchè siano tempestivamente assunte tutte le decisioni e le responsabilità necessarie a tutela di una comunità di uomini e donne che merita rispetto, sicurezza e tutela da parte delle Istituzioni.

Come Ente Provincia siamo stati sempre pronti e disponibili a dare il nostro contributo e non ci siamo mai trincerati dietro lo schema delle competenze attribuite dalla legge alle diverse istituzioni locali ed alla Regione. In tal senso questa Amministrazione coglie l'occasione per confermare la propria disponibilità, ma deve essere chiaro ed evidente che non ci possono più essere atteggiamenti dilatori, ambigui e di scarico delle responsabilità e ognuno, nel rispetto delle norme vigenti, deve assumere i provvedimenti necessari di propria competenza per evitare ulteriori situazioni di rischio.

Per quanto riguarda, inoltre, le questioni specifiche che oggi il sindaco di Cosenza richiama sulla stampa, evidentemente è necessario chiarire, ancora una volta, che il provvedimento del 2 marzo del 2010 della Procura della Repubblica di Cosenza era riferito ad un esclusivo incarico di custodia giudiziaria e non a specifiche competenze dell’ente-Provincia, in quanto in materia di rimozione di rifiuti le Province hanno solo competenze di controllo amministrativo e non di gestione. Anche per quanto attiene l’abbattimento delle baracche e la rimozione dei rifiuti, Occhiuto dovrebbe ricordare che entrambi i provvedimenti furono eseguiti, a suo tempo, dal Comune anche se la Provincia contribuì finanziariamente all’intervento.

Va ricordato, infine, che nello stesso provvedimento dell’Autorità Giudiziaria competente, i compiti di vigilanza furono demandati alle forze dell’ordine.

Tutto ciò che la Provincia di Cosenza ha fatto ed ha formalmente documentato, anche andando oltre le proprie competenze è, comunque, contenuto negli atti inviati da questo ente alla Prefettura e alla Procura della Repubblica di Cosenza, sia in forma ricognitiva che completata e corredata da atti relazioni e documenti riguardanti ogni specifica attività svolta.

Il sindaco di Cosenza piuttosto che tentare di sollevare inutili polveroni, cercando di scaricare su altri le proprie responsabilità, farebbe bene a ricercare la necessaria cooperazione per essere aiutato nei compiti che la legge gli affida per affrontare e risolvere, una volta per tutte, una situazione delicata e complessa che, ci rendiamo conto, ha origini lontane e richiede disponibilità, strumenti e risorse che chiamano in causa lo Stato ed altri livelli istituzionali.”