Monasterace, ripulito il sito dell’antica Kaulon

Reggio Calabria Attualità

Decine di volontari si sono ritrovati sul litorale di Monasterace, questa mattina, per partecipare ad "Ambientiamoci atto I: salviamo il drago di Kaulon", per ripulire dalle erbacce l'area degli scavi dell'antica Kaulon e richiamare l'attenzione delle istituzioni sull'area archeologica che rischia di essere risucchiata dal mare.

L'iniziativa, organizzata dall'associazione Ereticamente ed Orme nel Parco con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, ha avuto l'obiettivo - come hanno spiegato gli organizzatori - di puntare i riflettori sulle condizioni precarie in cui versa il sito dove è stato portato alla luce l'antico mosaico del drago di Kaulon.

L'iniziativa, denominata "Salviamo il drago di Kaulon", si è aperta con una visita all'interno del museo archeologico di Monasterace dove è conservato il primo mosaico del drago portato alla luce negli anni '60 dall'archeologo Francesco Cuteri e dalla sua equipe. Ad illustrare i reperti esposti nel museo è stata la direttrice, Maria Teresa Iannelli che poi ha diretto i lavori di ripulitura della zona degli scavi. L'area, da tempo, è soggetta a mareggiate che rischiano di sommergere il sito archeologico e la Soprintendenza calabrese sta tentando in tutti i modi di tutelarla.

"Il cittadino deve smettere di essere spettatore passivo - ha spiegato Nuccio Cantelmi curatore del blog Ereticamente - per cui bisogna attivarsi per conoscere. Se conosci allora puoi attivarti per proteggere ciò che vale la pena di essere protetto. Dopo esserci occupati di salvaguardare il bosco dell'Archiforo di Serra San Bruno abbiamo deciso di accendere i riflettori su Monasterace perchè qui c'è uno dei siti archeologici più belli e affascinanti della regione che rischia di scomparire per sempre e c'è veramente poco tempo per correre ai ripari. Ringraziamo Iannelli e Cuteri che ci hanno accolto con entusiasmo e cordialità e dato la possibilità di realizzare l'iniziativa."

Ereticamente è ormai diventata una comunità di persone che hanno a cuore le vere risorse naturalistiche, storiche, culturali presenti in Calabria e intende portare avanti una serie di iniziative, definite incursioni eretiche, di cui Serra San Bruno e Monasterace rappresentano solo le prime due importanti tappe di un cammino che vedrà l'associazione impegnata, da qui in avanti, a concentrarsi sui temi importanti che meritano di essere messi al centro delle politiche regionali future. Il tempo delle deleghe in bianco è finito - afferma Massimiliano Capalbo, amministratore di Orme nel Parco - ci sono alcune cose, poche ma importanti, che vanno fatte. Ci sono alcune scelte strategiche che vanno compiute per il bene di questo territorio e noi vigileremo perchè ciò avvenga. Non è importante chi andrà al governo di questa regione nel prossimo autunno, l'argomento ci appassiona poco. A chiunque andrà faremo sentire il fiato sul collo delle nostre idee”.

“Abbiamo pubblicato e condiviso con i calabresi, da tempo, sul nostro sito www.ereticamente.it quella che abbiamo definito l'Agenda per la Calabria, li sono contenute le scelte strategiche più logiche e di buon senso da compiere, poche ma concrete. Riguardano il turismo, l'agroalimentare, l'artigianato e il manufatturiero di qualità, l'arte, la cultura e la tecnologia al servizio di tutto ciò. Chi sceglierà di realizzarle avrà il nostro sostegno, provvedimento per provvedimento, chi non lo farà troverà la nostra opposizione. Ci misureremo sui temi e non sulle persone Sfidiamo chiunque a misurarsi e a confrontarsi pubblicamente sui temi che abbiamo scelto e pubblicato sul nostro blog, dalla nostra abbiamo la forza, la coerenza, la credibilità e il valore delle nostre idee che stanno diventando patrimonio di tutti i calabresi di buona volontà che vogliono condividerle". (AGI)