Tentata violenza sessuale, un arresto e una denuncia a Locri

Reggio Calabria Cronaca
Oleh Kulinich

Nella tarda serata di ieri, su segnalazione di una 35enne di origini ucraine, badante, vittima di violenza sessuale da parte di un suo connazionale, i carabinieri Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri hanno tratto in arresto in flagranza di reato Oleh Kulinich, 39 anni, regolarmente presente sul territorio nazionale.

In particolare, nel primo pomeriggio di ieri, la donna si era recata, insieme a due suoi connazionali, nella pineta adiacente il lungomare di Locri, trattenendovisi fino a sera, per cenare. Verso le 20.30, i tre amici sono stati raggiunti da Kulinich, conoscente di uno dei due uomini, il quale, dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino, ha tentato ripetutamente, ma invano, di avvicinare la donna.

A seguito dell’ennesimo rifiuto, e approfittando del temporaneo allontanamento degli altri due uomini, l’uomo si è scaraventato contro la badante, ingaggiando una violenta colluttazione nel tentativo di sopraffarla e abusarne sessualmente. La giovane donna ha reagito con tutte le sue forze, riuscendo anche a strappare la maglietta del suo aggressore e a provocargli vari graffi sul volto e sulle braccia, ricevendo tuttavia un pugno in pieno viso che le ha fratturato le ossa nasali e che ha agevolato l’uomo nel continuare il suo tentativo di stupro.

L’isolamento del posto in cui si trovava, ed il concomitante inizio della partita di calcio della nazionale italiana, non ha consentito a nessuno di sentire le urla di aiuto della donna, che però è riuscita a divincolarsi, cercando ripetutamente di comporre il numero di pronto intervento dei Carabinieri “112” per chiedere aiuto, venendo comunque, e di continuo, fisicamente ostacolata e minacciata di altre percosse da uno dei due connazionali, L.O., 41 anni, allontanatisi temporaneamente, nel frattempo riavvicinatosi, da solo, al luogo dove stava avvenendo l’aggressione, il quale voleva assolutamente evitare l’intervento dell’Arma.

Nonostante la paura e le condizioni fisiche la vittima è però riuscita, attraversando di corsa la ferrovia, a scappare e a contattare finalmente il “112”. Immediatamente sono state fatte convergere più pattuglie nella zona: una ha rintracciato la povera donna, mentre i 2 Carabinieri componenti l’altro equipaggio, raggiunto il luogo della violenza, si sono dovuti lanciare a piedi nella pineta all’inseguimento dei due fuggitivi, letteralmente acciuffati dopo non pochi metri di corsa. Nel corso del sopralluogo sul luogo in cui si è consumata la violenza sono stati rinvenuti, tra le altre cose, un bracciale appartenente alla donna, nonché due preservativi di cui uno aperto, ancorché non utilizzato.

Dopo le prime cure del caso da parte del personale del 118 intervenuto sul posto, la vittima è stata accompagnata presso l’ospedale di Locri ove le sono state diagnosticate ecchimosi diffuse sugli arti inferiori e superiori, nonché la frattura delle ossa nasali. Domani sarà sottoposta a visita specialistica, all’esito della quale sarà emessa la prognosi.

Su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, Cirillo, a conclusione degli accertamenti, l’arrestato è stato condotto presso la locale casa circondariale, mentre l’uomo che ha cercato di non impedire alla donna di chiedere l’intervento dei Carabinieri è stato deferito in stato di libertà per violenza privata.