Immigrati: fondazione Leone Moressa, sistema accoglienza saturo

Calabria Attualità

Considerando il sovraffollamento del sistema di accoglienza e che nei primi sei mesi dell'anno il flusso di migranti ha già raggiunto i livelli dell'anno precedente, possiamo ipotizzare nei prossimi mesi un sempre più intenso coinvolgimento delle strutture territoriali. Utilizzando il criterio di ripartizione regionale in base alla popolazione residente, già utilizzato dal Ministero dell'Interno nel 2011 ("emergenza Nordafrica"), la Fondazione Leone Moressa stima l'impatto sul territorio nazionale dei 38 mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2014, che rappresentano quasi l'1% degli stranieri regolari residenti in Italia. Calcolando un coefficiente d dato dal rapporto fra la popolazione residente in ciascuna regione e la popolazione nazionale, si può stimare un'incidenza maggiore rispetto alla popolazione straniera nelle regioni del Sud: Sardegna (2,9%), Puglia (2,7%) e Basilicata (2,5%). Nelle regioni del Nord, dove invece la presenza di stranieri è maggiore, l'incidenza dei profughi sarà minore: 0,6% in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa "pur rappresentando meno dell'1% della popolazione straniera residente in Italia, i migranti sbarcati sulle nostre coste nelle ultime settimane incideranno pesantemente sul gia' congestionato sistema di accoglienza del nostro Paese. Considerando le condizioni di instabilita' politica e di conflitto in molti Paesi africani e mediterranei, si prevede che l'afflusso di migranti sulle nostre coste sia destinato ad aumentare. L'ampliamento dei posti SPRAR e l'affidamento dei migranti alle Prefetture da soli non bastano a garantire l'accoglienza di profughi e richiedenti asilo". (AGI)