Istat: in Italia residenti 60,7 mln. Cresciuti solo dello 0,1%

Calabria Attualità

Sono più di 60 milioni i residenti in Italia (60.782.668) di cui l'8,1% (4,9 milioni) di cittadinanza straniera e più di un quarto della popolazione risiede al Nord-ovest. Lo rileva l'Istat nel bilancio demografico nazionale (al 31 dicembre 2013).

L'incremento reale della popolazione registra una crescita molto modesta, pari ad appena 30mila unità (+0,1%). Per la prima volta il saldo naturale è il più basso da sempre. E' negativo per 86.436 unità, picco negativo ancora più elevato di quello del 2012. Sola eccezione nelle province autonome di Trento e Bolzano e nella Campania. Mostra i primi segnali di stasi anche il contributo positivo alla natalita' generato dalle donne straniere, si riduce in valore assoluto (2.189 bambini in meno rispetto all'anno precedente), pur continuando a crescere in termini di incidenza percentuale (15,1% dei nati sono generati da entrambi i genitori stranieri).Il calcolo della popolazione e' stato riavviato a partire dal censimento del 2011, sommando alla popolazione legale del 9 ottobre 2011 il movimento anagrafico del periodo 9 ottobre-31 dicembre 2011 e successivamente quello degli anni 2012 e 2013.

Nel corso del 2013 l'incremento reale della popolazione, dovuto alla dinamica naturale e a quella migratoria, registra una crescita molto modesta, pari ad appena 30mila unita' (+0,1%). A seguito del censimento della popolazione residente, i comuni hanno svolto le operazioni di revisione delle anagrafi. Queste hanno determinato, nel bilancio dell'anno 2013, un saldo dovuto alle rettifiche di +1.067.373 unita' (di cui 370.194 stranieri), pari al 97,3% dell'incremento di popolazione totale del 2013, e al 69,3% di quello relativo alla popolazione straniera. Nel complesso, quindi, la popolazione iscritta in anagrafe ha registrato un incremento pari a 1.097.441 unita' (+1,8%). Il movimento naturale della popolazione ha fatto registrare un saldo negativo di circa 86 mila unita'. In particolare, sono stati registrati quasi 20 mila nati e circa 12 mila morti in meno rispetto all'anno precedente. Anche i nati stranieri diminuiscono per la prima volta (-2.189) rispetto all'anno precedente, pur rappresentando il 15% del totale dei nati. Il movimento migratorio con l'estero ha fatto registrare, nel 2013, un saldo positivo pari a circa 182 mila unità, in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Aumenta l'emigrazione italiana, diminuisce l'immigrazione straniera. Il movimento migratorio, sia interno sia dall'estero, in calo rispetto al 2012, è indirizzato prevalentemente verso le regioni del Nord e del Centro. (AGI)