Criminalità: beni per 3 mln sequestrati da Dia a Vibo
Beni per un valore di tre milioni di euro, riconducibili all'imprenditore vibonese Gregorio Ruffa, 70 anni, condannato in via definitiva per ricettazione, sono stati sequestrati dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della Procura, in base alle investigazioni patrimoniali degli uomini della Sezione Operativa D.I.A. di Catanzaro.
I dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo nell'ufficio del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, alle ore 11,30.
Tra i beni sequestrati, quattro patrimoni aziendali, 50 immobili e 14 beni mobili registrati, fra auto e macchinari agricoli. I beni erano intestati a Gregorio Ruffa, 70 anni, di San Gregorio d'Ippona, e ai tre figli. Sono state sequestrate, in particolare, le ditte individuali "Ruffa Gregorio" e "Ruffa Vincenzo", operanti nel commercio all'ingrosso di bevande e che hanno pure in gestione un frantoio oleario, e le ditte di "Ruffa Francesco" e "Ruffa Giuseppe" esercenti l'attività di colture olivicole. Gregorio Ruffa era stato condannato nel 2007 con sentenza definitiva ad 1 anno e 8 messi per ricettazione di un'arma da fuoco alterata. La tipologia del reato ha permesso l'avvio di una serie di indagini patrimoniali che hanno portato alla luce una netta sproporzione fra i redditi dichiarati da Ruffa dal 1998 al 2010 rispetto al patrimonio effettivamente posseduto. Gregorio Ruffa era stato accusato da un testimone di giustizia , nell'ambito dell'inchiesta antimafia "Rima" del 2005, di aver ricevuto gli assegni provento di usura dal boss di San Gregorio, Rosario Fiarè. L'ccusa non aveva pero' avuto sbocchi processuali.
(AGI)