Droga: Gdf sequestra 160 kg marijuana nel Cosentino

Cosenza Cronaca

Un ingente quantitativo di droga sequestrato e un arresto è il bilancio di un servizio dei Finanzieri di Montegiordano, nel cosentino che, nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, sulla statale 106 jonica, all’altezza del comune di Roseto Capo Spulico, in direzione Reggio Calabria, hanno bloccato un furgone Fiat Ducato alla cui guida vi era un ventisettenne originario di San Luca (Reggio Calabria), P.G., incensurato. All’interno del mezzo sono stati ritrovati ben nascosti 138 panetti di marijuana per un totale di 160 chilogrammi. Il giovane è stato arrestato e trasferito nella casa circondariale di Castrovillari ed è accusato di di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa un milione e 600 mila euro.

I FATTI | I finanzieri, intimato l’alt al giovane, si sono resi conto del suo fare impacciato e nervoso ed hanno così iniziato un’ispezione accurata del mezzo scovando nell’abitacolo lo stupefacente confezionato in 138 pacchetti di cellophane e sistemati sotto i sedili posteriori e nel cofano, coperti con scatole vuote che ne rendevano difficile l’individuazione.

L’attività portata a termine dai finanzieri di Montegiordano pone l’accento e conferma un dato che già diverse inchieste hanno potuto dimostrare e cioè che l’alto jonio cosentino e la sibaritide rappresentano l’altra porta d’accesso calabrese al narcotraffico, dopo Gioia Tauro. Si tratta ovviamente di contesti diversi, ma la vicinanza ai porti pugliesi e alla zona dei Balcani, rendono quest’area della Calabria vitale per l’organizzazione di traffici illeciti e per lo smercio di stupefacenti.

Il giovane è originario di San Luca e vive a Locri. Le sue sorelle sono imparentte con la famiglia degli Strangio di San Luca, anche se lui non farebbe parte di nessuna cosca. Guidava in direzione Reggio Calabria e probabilmente proveniva dal Salento, particolare che emergerebbe dai chilometri percorsi dal mezzo utilizzato, che era stato preso in affitto. La droga, come riferito dagli inquirenti durante una conferenza stampa, sarebbe del tipo proveniente dall'Albania e avrebbe fruttato, se immessa sul mercato, circa 1.600.000 euro.

"Questo è uno dei sequestri più rilevanti fatti negli ultimi anni in provincia di Cosenza" ha sottolineato oggi il colonnello Giosue' Colella, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza. "Il controllo del territorio è per noi essenziale - ha detto Colella - e da risultati concreti". "Dobbiamo ancora accertare la destinazione finale dello stupefacente - ha aggiunto - ma emerge che, a seguito dei forti controlli delle forze dell'ordine nella Locride, evidentemente la produzione locale di marijuana non riesce più a soddisfare il mercato".