Circolo PD Casole Bruzio: lettera pubblica all’Amministrazione del Comune

Reggio Calabria Attualità
Incontro a Casole Bruzio

"Ill.mo Sig. Sindaco, Ill.mi Signori Consiglieri, del Comune di Casole Bruzio raccogliamo con viva preoccupazione il dubbio sollevato dai cittadini di Casole Bruzio sull’opportunità di realizzare sul territorio comunale (Località Fiano) un sito da destinare al trattamento dei rifiuti." Comincia così la lettera pubblica inviata al Comune di Casole Bruzio dal circolo Pd locale.

"Pur condividendo l’attenzione - continua la lettera - alla problematica, e riconoscendo all’amministrazione la proattività in materia di rifiuti, l’ approvazione in giunta del progetto preliminare lascia quanto meno perplessi, sia dal punto di vista delle scelte tecniche, ma soprattutto ed ancor di più sulla scelta politico/amministrativa. La recente esperienza della crisi vissuta presso la discarica nel vicino comune di Celico avrebbe dovuto suggerire in tema di rifiuti, l’attuazione di politiche necessariamente consortili, per un ambito territoriale come quello della realtà presilana. L’approvazione di un documento congiunto sui rifiuti da parte dei vari consigli comunali, compreso quello di Casole Bruzio, lasciava sperare che si fosse andati in quella direzione. Ma di fatto a Casole Bruzio, l’amministrazione opta per una soluzione esclusiva, proponendo un progetto con una serie di aspetti tecnicamente a dir poco discutibili".

Citando dal progetto: “l’esercizio delle operazioni meccaniche della compostiera comporta la possibilità di produzione di esalazioni in atmosfera costituite da emissioni odorigene” . Questo in un comune di appena 3 km2 lascia intuire che quale che sia la localizzazione , tutto il territorio ne verrebbe interessato. Ed ancora sempre nel progetto sulle stesse emissioni : “si associano al funzionamento dell’impianto esclusivamente emissioni di carattere odorigeno che dal punto di vista teorico non hanno alcuna correlazione con la salute pubblica “ . Il concetto ribadisce quanto in effetti la scienza non è stata ancora in grado di dimostrare, e cioè se tali emissioni abbiano effetti dannosi sulla salute pubblica. Auspichiamo che molto presto - conclude il circolo - si possa avere un incontro pubblico con i cittadini in occasione del quale ci si possa confrontare per avere tutti i chiarimenti necessari, affinché sia scongiurato il rischio di inferire un’altra colpo al già martoriato territorio presilano".