Pd Tropea, turismo e infrastrutture sono due termini che viaggiano di pari passo
“Non può esserci turismo senza mobilità perché le carenze infrastrutturali compromettono le potenzialità turistiche di un territorio; senza adeguati collegamenti lo sviluppo diventa impossibile. Il motore trainante dell’economia calabrese è costituito da questo settore, nonostante la mancanza di infrastrutture renda l’intero sistema compromesso da evidenti problematiche.
La zona costiera della provincia di Vibo Valentia, da Ricadi a Pizzo, si trova ad oggi in una situazione di emergenza: strade dissestate o bloccate ed il più delle volte impresentabili poiché invase da erbacce e buche, treni dimezzati, mancanza di collegamenti da e per aeroporto di Lamezia Terme”. E’ quanto scrivono Tania Ruffa, Segreteria Provinciale PD Vibo Valentia e Sandro D’Agostino, Segretario Circolo PD Tropea.
“In particolare – continua la nota - tutte le arterie principali dell’hinterland tropeano sono interessate da continue frane e smottamenti che rendono difficile, se non al limite dell’impossibile, l’arrivo alla cittadina stessa.
Un esempio eclatante è rappresentato dalla Strada Provinciale 17 nel tratto bivio Sant’Angelo di Drapia – Tropea la quale, risulta interdetta da mesi . Arteria di collegamento fondamentale, per tutto il Vibonese e la perla del Tirreno, che rischia di dover interessare anche gli Uffici della Procura della Repubblica di Vibo Valentia in quanto destinata ad ospitare una discarica abusiva di rifiuti.
Già in precedenza l’ex sindaco del Comune di Drapia, Alessandro Porcelli, aveva partecipato a vari incontri con il commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia Ciclosi ( incentivando il tutto anche con una Petizione Popolare per chiedere la riapertura immediata della sopracitata), il quale aveva promesso un intervento urgente almeno per tamponare l’intensificarsi del traffico nella stagione estiva, intervento mai iniziato.
La stagione estiva è iniziata ma nessun intervento è stato posto in essere.
Questo comporta, non solo un pericolo per tutti i cittadini che si vedono costretti a percorrere strade secondarie non adeguatamente sicure ma anche un problema economico per tutti i comuni limitrofi e per Tropea stessa, la quale viene sostanzialmente estromessa dal circuito turistico. La ricaduta sul territorio potrebbe essere devastante anche per le ripercussioni in termini di occupazione che si avrebbero nell’ipotesi in cui la stagione estiva non sia in grado di assicurare un elevato standard di presenze di villeggianti.
Le altra vie di collegamento della zona risultano dissestate e quasi impraticabili; basti pensare alla SP20 che collega il territorio di Ricadi con Monte Poro e Vibo Valentia città.
La nostra preoccupazione aumenta ancor di più dopo le annunciate dimissioni del Commissario Ciclosi, il quale ha dichiarato di voler lasciare la guida dell’ente provinciale per svariati motivi.
Questo significa effetto domino e blocco di molti settori.
Come può un territorio come il nostro affrontare una stagione turistica in queste condizioni? Come può un territorio che deve essere il cuore pulsante dell’intera economia calabrese accogliere in queste condizioni turisti che provengono da tutto il mondo?
Sappiamo bene che i fondi stanziati per il dissesto idrogeologico sono al momento bloccati dopo il termine del mandato del Commissario regionale Percolla, sappiamo che in questi anni i progetti avanzati e portati a termini sono stati pochissimi (e vorremmo anche delle risposte in merito), sappiamo che la provincia di Vibo Valentia è in dissesto e la Regione è commissariata ma non possiamo assistere inermi al crollo dell’intera economia della nostra zona. Non possiamo accettare che le politiche scellerate attuate in questi anni colpiscano l’assetto economico e anche l’incolumità dei cittadini, i quali si vedono costretti a percorrere giornalmente strade non praticabili. Non è sopportabile la lontananza di queste istituzioni dal problema che il territorio sta vivendo.
La Regione Calabria e quel che resta della Provincia di Vibo Valentia non possono rimanere inerti poiché le responsabilità di un territorio che, con l’estate ormai alle porte, si presenta devastato ed abbandonato sono da addebitare esclusivamente a questi Enti. Confidiamo in un sussulto di dignità per avere, prima che sia troppo tardi, risposte su interventi concreti ed immediati che possano garantire il dignitoso avviso della stagione estiva. Nella triste consapevolezza che questo appello resterà inascoltato, siamo comunque determinati a portare avanti una campagna di informazione affinché il governo nazionale possa attivare i propri poteri di controllo e porre fine ad un’inerzia drammatica, destinata a ripercuotersi, come troppo spesso accade, unicamente sui cittadini del nostro territorio”.