Borgia, parte da qui un percorso di sviluppo locale e promozione del territorio
Partirà da Borgia, cittadina in provincia di Catanzaro, un progetto il cui scopo finale è la realizzazione di un percorso di sviluppo locale e promozione del territorio.
In estrema sintesi, l'idea progettuale è quella di realizzare dei corsi informazioni che consentano ai nostri tantissimi giovani, validi ma tristemente disoccupati, di costruirsi un sistema di autoimpiego attraverso la capacità di realizzare vari percorsi turistici, grazie ai quali mostrare le tantissime risorse e le bellezze locali, da promuovere con i vari tour operator e nelle fiere nazionali e internazionali di settore e non.
Un qualcosa, quindi, che consenta loro di non dover fuggire, al nord piuttosto che all’estero, alla ricerca di un lavoro con cui affermarsi o più semplicemente sopravvivere.
Il primo incontro propedeutico all’implementazione del suindicato percorso, si è tenuto lo scorso mercoledì presso la sala consiliare del comune di Borgia dove, ad accogliere gli esperti ospiti - Ida Ossi, senior consultant della Fondazione Alma Mater dell’Università di Bologna e di Stefania Sabbioni project manager di eventi culturali – vi erano il sindaco, Francesco Fusto; il vicesindaco ed assessore al marketing territoriale, Riccardo Bruno; l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Maiuolo.
Presenti, inoltre, i rappresentanti di associazioni locali e strutture ricettive quali il Cenacolo; Eso Sud; la componente dell’Osservatorio sulle trasformazioni dell’ambiente e del territorio. In rappresentanza delle strutture ricettive il direttore commerciale del Feudo degli Ulivi. Assente giustificato causa contrattempi ed inderogabili impegni, Francesco Ferrarello, presidente della Rete di Imprese “Xenia”, che ha comunque confermato l’interesse alla definizione della strategia di sviluppo. Immancabile, poi, nella terra in cui sorge il Parco dello Scolacium, la componente di studiosi delle civiltà antiche, rappresentata dal Gruppo Archeologico Borgese.
Più in dettaglio, l’ambizioso ma realizzabile progetto si prefigge l’obiettivo di far si che in una terra - in cui coesistono tante bellezze paesaggistiche ed ambientali sia marine che montane, note in tutto il mondo e che tanti ci invidiano; patria di una cultura enogastronomica notoriamente leader a livello mondiale, nonché ricca di siti archeologico-culturali, testimonianza dei fasti d’un tempo che fu - che ha tutti gli ingredienti per un turismo diversificato e di successo (ma colpevolmente troppo spesso abbandonata a se stessa e non messa nelle condizioni di sfruttare a pieno le sue potenzialità turistiche), si riesca a mettere in piedi un meccanismo con cui sfruttare il vero e unico, “oro nero” di questi luoghi.
Perché qui, a differenza di altre zone, la montagna c’è; le spiagge ed il mare bellissimo ci sono, ma inspiegabilmente li si sfrutta solo un mese l’anno o poco più, mentre lo si potrebbe fare per per diversi mesi o comunque un periodo molto più lungo, almeno da giugno a settembre-ottobre. Il vero problema è, quindi e purtroppo, che manca l’organizzazione; salvo casi isolati, non c’è nessuno che sappia organizzare offerta e ricezione e ognuno lavora per se stesso.
Non si ragiona, cioè, in termini di mercato, non esiste una coesione e non si lavora tutti insieme verso un obiettivo comune che può far bene a tutto il territorio e a tutti indistintamente .
Poiché il vero problema da risolvere, quindi, è quello di mettere in pratica una strategia comune di organizzazione dell’offerta turistica, si è inteso implementare un sistema di formazione per i giovani che siano in grado, attraverso le competenze acquisite, di auto produrre lavoro per se e per altri, invece di aspettarlo passivamente.
Emblematico, in tal senso, quanto realizzato in Tunisia proprio grazie alla collaborazione dei suindicati esperti.
Lì, nel sud est di quel Paese, a Tatouine, in una zona di terra arida, grazie alla caparbietà di un gruppo di giovani, si sta creando un sistema che consente di avere un flusso turistico notevole e pressoché costante.
La sfida e l’obiettivo di quanti si sono incontrati a Borgia qualche giorno fa, sindaco Fusto in testa, grazie a dei progetti di cofinanziamento nazionali e internazionali, è quello di realizzare in questa zona della Calabria, qualcosa di analogo.