Vincenzo Malacari Rsu su decreto pubblica amministrazione
"Riforma epocale? Boh..fate voi." Lo si legge in una nota di Vincenzo Malacari Coordinatore Rsu della provincia di Crotone.
"A me colpisce soltanto una - continua la nota - norma, ovvero quella contenuta nell'art 11, comma 4 , che all'art 90 del d.lgs 267/2000 aggiunge il comma 3 bis secondo cui : Resta fermo il divieto di effettuazione di attivita' gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, e' parametrato a quello dirigenziale."
Tradotta, la disposizione significa che i sindaci potranno nominare nel proprio staff esattamente chi vogliono ed attribuirgli il trattamento economico che vogliono; In altri termini potrebbero anche assegnare quello di un funzionario o perché no? di un dirigente anche a persone prive del requisito di accesso dallesterno per concorso, cioè la laurea. Ad ogni buon conto, nelle more di una compiuta disamina della Riforma (e tenuto conto altresì che siamo in presenza di un decreto legge alquanto eterogeneo, quindi suscettibile di essere modificato in sede di conversione), mi limito ad evidenziare i seguenti punti: Vengono confermate le ultime modifiche allo stop del trattenimento in servizio, cioè la possibilità di restare al lavoro dopo aver raggiunto l'età della pensione. Non saranno più possibili dopo la fine di ottobre di quest'anno, con l'eccezione di magistrati, avvocati dello Stato e militari, che potranno arrivare fino al dicembre 2015. Restano fuori dalla deroga, polizia, corpo forestale e guardia di finanza. L'obbligo di mettersi fuori ruolo, invece che in aspettativa, per i magistrati che accettano un posto di vertice nella Pubblica amministrazione non riguarda gli incarichi già affidati.
Scatta la mobilità obbligatoria per i dipendenti entro i 50 chilometri dalla sede di provenienza. Il taglio del 50% dei distacchi sindacali non partirà più dal 1° agosto, il decreto potrebbe essere convertito dopo quella data, ma dal 1° settembre. Si procede anche all'accentramento delle sedi delle autorità indipendenti, con il taglio del 20% dello stipendio per tutti i dipendenti e del 50% delle consulenze. Sulle consulenze del resto della p.a., invece, il decreto non prevede modifiche: in alcune bozze c'era l'ipotesi di tagliare la spesa possibile nell'anno in corso dall'80% di quanto speso nel 2013, come già previsto, al 70%. Ma nel testo finale questa accelerazione non c'è (chissà perchè?). Relativamente agli incarichi dirigenziali - conclude Malacari - negli enti locali il comma 1 dell'art 11, oltre a prevedere un incremento della quota da poter affidare con contratti a tempo determinato (fino al 30% della dotazione organica dirigenziale ), ribadisce che restano fermi i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, gli incarichi a contratto di cui al presente comma sono conferiti previa selezione pubblica volta ad. accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalita' nelle materie oggetto dell'incarico