Bagnino licenziato, minacce e danneggiamenti ad imprenditore turistico
Dieci fori d’arma da fuoco nel muro di cinta e all’insegna del villaggio turistico: questa l'intimidazione subita da un imprenditore turistico di Zambrone. Intervenuti i Carabinieri della Stazione di Zungri e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tropea, dopo aver raccolto le prime testimonianze dell’operatore turistico ed effettuato un accurato sopralluogo che ha portato al rinvenimento di 10 bossoli cal. 9X21, è scattata frenetica l’immediata attività investigativa che ha subito portato gli inquirenti sulle tracce di un ex dipendente proprio dello stabilimento turistico.
Dopo la perquisizione domiciliare l’ex bagnino, questa era la sua mansione presso l’ormai precedente lavoro, sarebbe stato trovato in possesso di 3 cartucce cal. 12 e 20 cartucce calibro 9x21 mai dichiarate, le ultime dello stesso lotto di produzione dei bossoli rinvenuti durante il sopralluogo, il tutto ben nascosto tra i vestiti invernali nella propria casa.
Sono stati anche sequestrati un fucile semiautomatico cal. 12; una carabina calibro 4.5; 50 cartucce cal. 9x21; materiale questo, però, precedentemente legalmente detenuto. Di fronte l’evidenza ma soprattutto alle contestazioni dei militari dell’Arma, Marco Ferraro, trentenne di Tropea, sarebbe scoppiato in lacrime ammettendo la paternità del reato e adducendo come causa del gesto il recente licenziamento proprio dal villaggio turistico obbiettivo del danneggiamento: ora dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia di minaccia grave, danneggiamento e detenzione abusiva di munizioni.