Stato agitazione per i lavoratori dell’ Arsac
"Il mancato trasferimento dei fondi da parte della Regione ha causato uno stato di sofferenza del bilancio dell’azienda e, per poter effettuare gli accrediti degli stipendi e della quattordicesima mensilità, l’amministrazione ha attivato le procedure per ottenere l’anticipazione di cassa." Lo afferma in una nota Angelo Pagliaro.
A tal proposito occorre - continua la nota - ribadire che la giacenza di cassa esistente, a cui alcuni rappresentanti sindacali hanno fatto riferimento, è appena sufficiente a pagare i contributi dell’ultima mensilità e a tale pagamento non si può derogare, pena l’inflizione di onerose more e il rischio di subire procedimenti penali che andrebbero a gravare maggiormente sul bilancio Arsac. Inoltre, compito prioritario dell’amministrazione Arsac è quello di cercare, in ogni modo, di garantire i diritti di tutti i lavoratori, nella consapevolezza che il momento in cui viviamo non è certo uno dei migliori. Dispiace dover constatare che, nonostante tali spiegazioni siano state fornite ai rappresentanti sindacali ed ai lavoratori nel corso dell’ultima assemblea, la CGIL- trasporti annunci l’adozione di forme di lotta difficilmente comprensibili, se si pensa che altri seicento lavoratori dell’Arsac non hanno ancora percepito lo stipendio del mese di giugno. Tale posizione di intransigenza, posta a difesa di interessi legittimi di pochi addetti, contrasta con l’atteggiamento storicamente responsabile adottato dalle varie categorie sindacali presenti in Arsac.
Si chiede, quindi, alla Cgil- trasporti - conclude Pagliaro - di manifestare, nell’attuale situazione, il giusto riguardo per gli interessi legittimi degli altri seicento lavoratori che, pur essendo al di fuori della sua cerchia di rappresentanza, attuano strategie sindacali che consentono all’amministrazione di adoperarsi, con tutte le proprie forze, per cercare di risolvere, in tempi brevi, l’insieme dei problemi.