Unical: riunione tra sigle sindacali, interrotto lo stato di agitazione
La riunione tra sigle sindacali e parte pubblica del 26 giugno ha sancito la ripresa delle relazioni sindacali all’interno dell’ateneo, interrotto lo stato di agitazione e riportato un clima sereno e di confronto serrato ma costruttivo.
I rappresentanti della UIL aveva auspicato e suggerito già nella nota del 5 giugno ultimo scorso ad ennesima dimostrazione di quanto siano utili posizioni tese ad un corretto rapporto tra le parti, nel pieno rispetto dei ruoli, e di quanto invece siano inutili e dannose iniziative avventate, avventuriste e strumentali.
Nel corso dell’incontro il segretario della UIL ha ribadito la necessità di affrontare le questioni rilevanti del momento, un confronto di qualità privo di interessi personali, che coinvolga tutte le componenti accademiche su obiettivi di crescita e sviluppo dell’Ateneo tali da consentire realisticamente una prospettiva occupazionale per i tanti precari interni ed esterni ai ruoli dell’ateneo e un rilancio in tema di didattica e ricerca per l’ateneo.
Tutta la delegazione UIL ha riproposto le coordinate su cui devono confrontarsi le parti riaffermando la netta distinzione tra indirizzo politico e controllo da un lato e gestione dall’altro, la definizione di un piano della performance condiviso e trasparente che metta in competizione positiva le varie strutture dell’ateneo, una oculata gestione delle risorse che eviti di concentrarsi facilmente sui costi dei servizi ma che agisca radicalmente su privilegi ed inefficienze che riproponga lo studente come elemento centrale della vita dell’ateneo ridefinendo l’offerta formativa, ridando slancio alle attività ed ai servizi del Campus, finora considerati strumenti di clientela, intervenendo sul recupero del patrimonio immobiliare e mobiliare e dismettendo tutte le strutture non di proprietà, proprio su questo hanno evidenziato i rappresentanti della UIL sono evidenti gli errori del passato che hanno pesato enormemente sul bilancio dell’ateneo che hanno privilegiato le relazioni e mortificato e distrutto il lavoro a tante famiglie.
La delegazione UIL ha infine stigmatizzato il comportamento dei colleghi sindacalisti che hanno preteso l’allontanamento di alcuni lavoratori cococo che facevano parte della propria delegazione. Un’azione inqualificabile che dimostra il livello di partecipazione alle difficoltà di lavoratori che da più di sette anni aspettano risposte alla loro stabilizzazione e che in questo periodo non percepiscono da sette mesi il pagamento delle spettanze pur prestando regolarmente la propria opera.
La delegazione UIL avrebbe voluto abbondonare l’incontro ma la circostanza della riprese delle trattative e soprattutto l’atteggiamento positivo e costruttivo della parte pubblica che si è dimostrata sensibile alle questioni del precariato ha fatto recedere dall’abbandonare i lavori. Il rettore ed il direttore generale si sono infatti impegnati a discutere nel merito della questione in una riunione ad hoc.